‘Frizzante, aromatico, ti avvolge con dolcezza ma con la nota amara che rende tutto più interessante’. Autodefinizione di un singolo. Domani live al Foce
I suoi Bumblebees sono vivi e vegeti, ma Valentin Kopp nel frattempo è diventato Valentino Vivace, lo scorso 3 marzo ha pubblicato ‘Come mai’ e sabato 12 marzo, con band appositamente dedicata al progetto solista, suona al Teatro Foce di Lugano. «‘Come mai’ nasce a fine primavera 2021 a Zurigo. Ho trovato il giro di chitarra e poi ci ho costruito attorno tutto il resto. Mi piace lavorare di getto quando trovo un’idea che m’ispira. Il testo è arrivato un po’ dopo, a inizio estate, e racconta la presa di coscienza di una relazione che stava lentamente appassendo». ‘Come mai’, una cosa gradevolmente e syntheticamente mediterranea che sta tra Nada, i meno mediterranei Cure e i siciliani Colapesce Dimartino, con approccio microfonico ‘alla Bugo’, appartiene al genere Campari Spritz, categoria coniata dal Vivace stesso: «Mi piace paragonare la mia musica al Campari Spritz e viceversa, trovo che stiano molto bene assieme. Frizzante, aromatico, ti avvolge con dolcezza ma ha comunque anche una nota amara che rende il tutto più interessante».
Muse e musi ispiratrici e ispiratori di Valentino Vivace sono «Ryan Paris e l’italo disco in generale, Foster The People, Luigi Tenco, Rino Gaetano, MACE, Cosmo. La lista è molto lunga perché mi piace ascoltare un sacco di musica». Nella testa ha una serie di singoli ancora, e più avanti «un Ep o eventualmente un album. Ci sto lavorando». Nell’attesa, s’immerge in ricordi sudamericani: «Due mesi in Messico incredibili, ho visitato posti meravigliosi, ho vissuto esperienze fantastiche, ho conosciuto tantissime persone e ho fatto tanta musica con artisti locali grazie al mio amico messicano Gabriel. Sono sicuro che ci ritornerò». Sogno nel cassetto, nemmeno a dirlo: «Un tour in Messico» (prevendita su www.ticketino.ch. Il resto è su https://mx3.ch/valentinovivace).