Il dibattito sulla fine delle trasmissioni da parte della Srg Ssr in tutto il Paese dal primo gennaio continua a essere animato
Non si placano le discussioni sulla fine delle trasmissioni radio sulle onde FM da parte della Srg Ssr, in tutto il Paese e a partire dal primo gennaio. Roger Schawinski, storico imprenditore del settore dei media, torna alla carica e parla di decisione incomprensibile, insensata a livello ecologico e con costi elevati per i consumatori, in una Svizzera che fa da cavaliere solitario a livello internazionale. L'ente radiotelevisivo per contro ribadisce: “Siamo all'80% di copertura degli ascolti, giusto cambiare”. In un'intervista a radio Rts, il pioniere del ramo ricorda che la FM è “la tecnologia più usata al mondo, funziona in modo formidabile e senza problemi, la qualità è superiore a quella di DAB+”. E ancora: “L'unico vantaggio della nuova tecnologia è che permette di avere un maggior numero di stazioni radio, ma la gran parte di queste nuove emittenti ha un numero di ascoltatori molto basso: questo vuol dire che il pubblico non le accetta”.
Alla considerazione della giornalista Rts che riporta come la FM sia usata solo dal 20% della popolazione, stando alle cifre Srg Ssr, Schawinski risponde: “È sbagliato, fra gli automobilisti la quota è molto più alta, quasi del 50%. La Srg Ssr, che offre un servizio pubblico con oltre 1 miliardo di franchi di canone, non dovrebbe essere la prima istituzione che taglia la FM, ma piuttosto l'ultima. Non capisco assolutamente la decisione dell'ente, a mio avviso è un gigantesco errore”. Sul fatto che la rinuncia della diffusione FM arrivi un anno prima rispetto alle radio private “per economizzare”, Schawinski fa notare come “i clienti devono spendere ulteriormente per ricevere i suoi programmi”. E che non si tratta di progresso tecnologico: “Le previsioni erano completamente sballate. DAB+ è una tecnologia con pochissimi vantaggi e molti svantaggi. Ha potuto sopravvivere solo grazie a sovvenzioni immense, ma nemmeno queste sono bastate. Per questo si vuole proibire la FM. È scandaloso: è la prima volta che si vieta una tecnologia per nascondere gli errori che si sono fatti con DAB+. Però la FM non è una droga che si può vietare: è una tecnologia utilizzata nel mondo intero”.
Schawinski sostiene anche che dieci anni per prepararsi alla transizione non sono stati sufficienti, “perché DAB+ non ha funzionato, molti ascoltatori non l'hanno accettata e la Svizzera è il solo Paese che spegne la FM: la Francia la manterrà almeno sino al 2033, la Germania ancora più tardi. Non abbiamo nessuna ragione valida per distruggere la nostra fantastica rete FM", sostiene l'imprenditore. Inoltre, a livello ecologico, sbarazzarsi “di almeno 10 milioni di apparecchi radio FM è una catastrofe, è un'immensa distruzione di patrimonio nazionale. Se la Srg Ssr vuole spegnere la FM per risparmiare è un conto, ma se centinaia di migliaia di clienti devono spendere centinaia di franchi per comprare apparecchi per le loro auto è incomprensibile”.
A Schawinski ha indirettamente risposto, pure sulle onde della Rts, Nik Leuenberger, portavoce Srg Ssr, ammettendo che in base alla concessione si sarebbe potuto aspettare sino alla fine del 2026, “ma la copertura con DAB+ – sottolinea – è così grande che non vale la pena portare avanti due tecnologie, visto che siamo arrivati all'80% o più di minuti radio ascoltati in digitale”. Sul fatto che la transizione sia fatta pagare agli automobilisti, Leuenberger risponde così: “È una decisione di tutto il settore, della radio pubblica e privata, di passare al digitale. Il fatto che all'estero si arriverà più tardi è dovuto alle condizioni: in Svizzera si è stati più veloci con l'infrastruttura, possiamo permetterci di cambiare già adesso”.