Musica

Freddie & the Cannonballs, crowdfunding per rispettare Memphis

In quanto vincitori dell’ultimo Swiss Blues Challenge, sono invitati nella città della musica. Le spese però sono alte e ‘le istituzioni non ci aiutano’

Albertoni (il secondo da destra) e i suoi Cannonballs
17 dicembre 2021
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Il crowdfunding in musica è, solitamente, quel microfinanziamento dal basso che porta alla realizzazione di un album. Tradotto a grandi, grandissime linee: “A me, acquirente di musica, piace quello che tu, artista, fai e quindi anticipo l’acquisto del disco che deve ancora uscire, sulla fiducia, in attesa che tu me lo spedisca quando è pronto”. Nel caso dei ticinesi Freddie & the Cannonballs, il crowdfunding è l’ultima speranza per ottemperare all’invito all’International Blues Challenge (Ibc) di Memphis in qualità di vincitori dell’ultimo, prestigioso Swiss Blues Challenge, ritirato lo scorso luglio, a Basilea. Pandemia permettendo, Freddie & the Cannonballs sono per questo attesi negli States in rappresentanza dell’intera Confederazione, non solo a titolo personale. Ma ci sono dei costi da sostenere.

«Il crowdfunding – spiega il leader, bassista e cantante, Federico Albertoni – copre le spese del viaggio e dell’alloggio. La partecipazione all’Ibc non prevede nessun tipo di remunerazione e le spese per una band di sei elementi sono molto importanti. Questa è letteralmente l’ultima opzione che ci è rimasta per realizzare un sogno. Abbiamo provato a cercare il sostegno di numerosi enti, ma senza successo. È stato un processo faticoso e per certi versi persino un po’ avvilente». Su Freddie e sui suoi Cannonballs – Mad Mantello alla chitarra, Roberto Panzeri alla batteria, Andi Appignani all’organo Hammond (dalla primavera 2021 al posto del compianto hammondista Chris Arcioni), con i sassofonisti Nigel Casey e Olmo Antezana – il generale disinteresse da parte delle istituzioni pesa: «La partecipazione a questo concorso internazionale non è, o non ci sembra, cosa di poco conto, e avrebbe avuto un grosso potenziale quanto a visibilità locale. La Blues Foundation parla di decine di migliaia di persone nei locali della gloriosa Beale Street per sentire le band in concorso. Ci siamo sentiti un po’ abbandonati, poco capiti e poco presi in considerazione».

Elvis, Johnny Cash, Sun Records e la Stax

Memphis, in effetti, non è un posto come un altro: «Ci riempie di gioia l’idea di andare a portare il nostro blues sul posto, le nostre storie, le nostre canzoni. E ci inorgoglisce anche poterlo fare come rappresentanti della scena blues svizzera. In questa città si sono scritte alcune delle pagine più belle della storia della musica americana, basti pensare a Elvis, Johnny Cash e tutta la Sun Records, oppure il blues intenso e sudato che da anni risuona in quella strada. E poi c’è quella meravigliosa fase del soul locale targato Stax Records. Per un appassionato di musica blues e di musica afro-americana, inoltre, Memphis è a un solo ponte di distanza dalla vera e propria terra del blues, il Mississippi».

Entusiasmo giustificato, dunque, che deve però fare i conti con altrettanta delusione: «Credo che l’attuale contesto storico e pandemico non abbia giocato a nostro favore. Ma in realtà non riesco davvero a capire quali siano i reali motivi per il mancato sostegno a questo progetto. Le spiegazioni che abbiamo ricevuto, anche da parte di enti che secondo i propri statuti si dovrebbero occupare proprio di sostegno a iniziative culturali di questo tipo, non sono state particolarmente esaustive e in alcuni casi si rifacevano a motivi, diciamo così, intrisi di ‘burocratese’. O forse non siamo stati bravi noi, nell’era del marketing e dell’autopromozione dominante, a convincerli della bontà della nostra offerta. Anche se, posso proprio assicurarlo, ci abbiamo provato. Eccome se ci abbiamo provato...».

Al di là delle capacità di autopromozione, gli appassionati di musica suonata e tutti coloro che sanno cosa significhi per un europeo suonare a Memphis (senza scomodare Compostela e altri complicati cammini) potrebbero trovare sensato questo link: www.wemakeit.com/projects/playing-in-memphis