Spettacoli

Cinema, i 20 anni del Tribeca. Con un concorso per podcast

Il cofondatore De Niro: Tribecca era nato per far tornare la gente al cinema dopo l'11 settembre, adesso faremo lo stesso con la pandemia

C'era una volta un festival (foto Tribeca film festival)
6 giugno 2021
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Il festival di Tribeca festeggia i vent'anni e, dopo aver saltato un anno a causa della pandemia, torna con novità che rappresentano una prima volta in assoluto per un evento cinematografico di livello internazionale. L'edizione che si svolgerà dal 9 al 20 giugno vedrà in concorso anche il podcast. È prevista una line up di 12 contenuti audio tra fiction e non fiction in anteprima mondiale.
“Negli ultimi anni – ha detto Jane Rosenthal, cofondatrice del festival con Robert De Niro e Ceo di Tribeca Enterprises – abbiamo assistito a un'esplosione di popolarità dei podcast è quindi il momento giusto per presentare il nostro Tribeca Podcast Program”. Il festival di Tribeca è anche il primo a svolgersi in presenza dopo che la maggior parte delle rassegna internazionali è stata costretta a ripiegare su piattaforme virtuali. Inoltre per la prima volta si svolgerà completamente all'aperto e varcherà i confini di Manhattan con proiezioni in tutte e cinque le municipalità della città. Sempre per la prima volta, inoltre, ci sarà un maxischermo mobile che proietterà i film nei quartieri piu' isolati di New York.
“Il festival di Tribeca – ha sottolineato De Niro – è nato con la missione di far tornare la gente dopo l'11 settembre. È quello che ancora stiamo facendo. E visto che New York sta riemergendo dall'ombra del Covid-19, ci è sembrato giusto far tornare il pubblico con un evento in presenza per il nostro 20º anniversario”.
A dare il via l'anteprima mondiale di ‘In the Heights’, l'adattamento cinematografico dello show di Broadway di Lin-Manuel Miranda ambientato nel quartiere di Washington Heights. E sarà anche un festival all'insegna della diversità, con il 60% dei film presentati diretti da donne, bipoc (acronimo di black, indigenous and other people of color) e Lgbtq+. I riflettori inoltre si accenderanno su 66 film con 81 registi provenienti da 23 Paesi nel mondo. Sono previste 54 anteprime mondiali, tra cui anche un documentario su Anthony Bourdain, il celebre chef morto suicida nel 2018, ‘Roadrunner: A Film About Anthony Bourdain’, ‘The Lost Leonardo’ che narra la controversa storia che c'è dietro l'opera d'arte più costosa della storia acquistata da un privato, ossia il Salvator Mundi, attribuito a Leonardo da Vinci e ‘A-Ha The Movie’, un documentario sull'iconica band norvegese.
Per la sezione corti concorrerà anche una coproduzione italiana, ‘Grottaroli’, diretto da Cecilia Pignocchi e Arthur Couvat. Racconta la storia di un gruppo di pescatori lungo la costa adriatica che deve fare i conti con la consapevolezza di essere l'ultima generazione. Un altro corto, ‘Toto’, di produzione canadese, ha un tema italiano: la pasta. Protagonista è Rosa Forlano, una nonnina di 90 anni che si innamora di un robot mentre gli insegna come preparare gli spaghetti. Sfortunatamente la ricetta va persa a durante un aggiornamento del software. A chiudere il festival un documentario, ‘Untitled’ del comico Dave Chappelle.