Per oltre 40 anni è stato sul podio della Metropolitan Opera, da cui è stato licenziato nel 2018 per un clamoroso scandalo di abusi su minori
Il mondo della musica dice addio a James Levine, uno dei direttori d'orchestra più importanti e conosciuti: Levine ha ricevuto, nel 1997, la prestigiosa National Medal of Arts, è stato scelto dalla Disney per il suo 'Fantasia 2000', per oltre quarant'anni è stato direttore dell'orchestra della Metropolitan Opera di New York, da cui è stato licenziato nel 2018 per un clamoroso scandalo di abusi su minori.
Prima di essere messo alla porta, Levine aveva diretto oltre 2500 spettacoli al Met (più di ogni altro direttore d'orchestra) e vinto 37 Grammy. Era anche profumatamente pagato: 1,8 milioni di dollari solo per la stagione 2015-2016. Il castello di carte era crollato però quando, a fine 2017, in pieno scandalo #MeToo, il New York Times aveva portato in luce accuse di pedofilia tra cui una di un uomo all'epoca quindicenne che le molestie sessuali del musicista avrebbero spinto sull'orlo del suicidio.
Non era la prima volta che indiscrezioni sul comportamento di Levine facevano il giro del mondo della lirica – l'ex portavoce del Met Johanna Fielder ne aveva scritto in un libro del 2001 – ma quella fu la prima volta in cui il teatro non le liquidò come gossip infondato. Dopo il licenziamento erano seguite le azioni legali: Levine aveva fatto causa al Met per 5,8 milioni di dollari. Il teatro aveva contrattaccato. Un accordo extragiudiziario era stato raggiunto nell'estate del 2000 in base al quale Levine fu pagato 3,5 milioni di dollari per chiudere il caso.
Il maestro negli ultimi anni aveva avuto gravi problemi di salute: quando ancora saliva sul sul podio i musicisti si lamentavano che, a causa del Parkinson, era impossibile seguirne le indicazioni della bacchetta.
Prima dello scandalo però Levine era stato tra i più stimati direttori d'orchestra al mondo, paragonato a Leonard Berstein per la sua influenza sulla musica in America. Il suo carisma aveva contribuito a fare della Met Opera uno dei templi della lirica globale e il suo lavoro non si limitava a New York: dal 2004 al 2011 aveva diretto la Boston Symphony Orchestra, era stato direttore musicale della Filarmonica di Monaco tra 1999 e 2004 e per vent'anni aveva curato il Ravinia Festival, la residenza estiva della Chicago Symphony Orchestra. Era stato proprio al Ravinia che, secondo un rapporto della polizia, si consumarono "per anni" le molestie sul quindicenne, poi spinto sull'orlo del suicidio. Gli abusi sarebbero cominciati a metà anni 80 quando l'allora ragazzino, un amante della musica, era presenza fissa nel backstage col sogno di diventare un giorno direttore d'orchestra. L'uomo aveva raccontato alla polizia che una sera, dopo lo spettacolo, Levine lo aveva riaccompagnato a casa in macchina e preso la mano "in modo incredibilmente sessuale". Sempre più a luci rosse, gli abusi sarebbero proseguiti fino al 1993, in motel della zona e poi a New York. Levine avrebbe detto al ragazzo che lo avrebbe fatto diventare "speciale come lui", ma nel frattempo, secondo quanto riferito alla polizia, se lo portava a letto e si masturbava davanti a lui.