Premiate da pubblico e critica. Il fine settimana con musica da camera e la partecipazione di un gruppo di rinomati solisti potrebbe riproporsi nel 2021.
Successo artistico e di pubblico per la 75esima edizione (speciale, Covid-compatibile) delle Settimane Musicali conclusasi domenica scorsa, condensata in tre giorni e sei concerti nella chiesa del Collegio Papio di Ascona, ripensata come summit fra amici musicisti e dedicata a un repertorio cameristico tra barocco e musica contemporanea. “È stata un’edizione indimenticabile da tutti i punti di vista, con un programma di altissimo livello, sempre sorprendente, eseguito in maniera magistrale da un gruppo di artisti incredibilmente affiatati, che visibilmente si sono divertiti sul palco regalando al pubblico delle performance che non dimenticheremo tanto presto”, commenta Francesco-Ressiga Vacchini. “Abbiamo fatto di necessità virtù – prosegue il presidente delle 'Settimane' – e siamo riusciti, grazie alla dedizione e alle conoscenze di Francesco Piemontesi, a creare in pochi mesi un programma alternativo davvero speciale”.
Felice anche il direttore artistico Francesco Piemontesi, per tre giorni accanto ad artisti come Daniel Müller-Schott (violoncello), Jörg Widmer (clarinetto), Nils Mönkemeier (viola), Leonidas Kavakos (violino) e Ton Koopman (clavicembalo e organo) con i solisti dell’Amsterdam Baroque Orchestra. Nata come risposta dell’ultima ora alla crisi del Covid, la nuova formula è piaciuta a tutti. “È stato un esperimento davvero stimolante e creativo. Mi fa particolarmente piacere che il pubblico, volutamente limitato in considerazione dell’attuale situazione sanitaria, ci abbia seguito con grande partecipazione anche in quelle opere sulla carta più impegnative” (standing ovation, cosa rara ad Ascona, per l'esecuzione del 'Quatuor pour la fin du temps' di Messiaen).
L’edizione 2021 sarà allestita nei prossimi mesi e la formula del fine settimana con musica da camera e la partecipazione di un gruppo di rinomati solisti sarà, annunciano gli organizzatori, nuovamente al centro dell’attenzione.