Spettacoli

Festival, una Locarno 2020 non solo virtuale

Edizione ibrida: oltre all'online vi saranno proiezioni in tre sale, con tanto di "appuntamento al buio" con la direttrice Lili Hinstin

Secret Screening con la direttrice del Festival (Sabine Cattaneo/Locarno Film Festival)
2 luglio 2020
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Approvati i conti 2019 e il preventivo 2020, di questa strana, ibrida edizione del Locarno film festival. Ma per un attimo, durante la lunga e vivace discussione dell’assemblea generale del festival, si è guardato oltre: al 2021, con i timori di una pandemia ancora in forze. «Speriamo che sia solo un anno: un 2021 così sarebbe un disastro – non solo per noi, ma per la società in generale» ha affermato il presidente Marco Solari.

Ma torniamo a Locarno 2020, il programma alternativo allestito quando è diventato chiaro che le norme sanitarie non avrebbero permesso un festival tradizionale. A presentarlo, ieri, è stata la direttrice artistica Lili Hinstin.

Delle principali sezioni – tra cui il concorso The Films After Tomorrow, dedicato ai progetti rimasti incompiuti per la crisi sanitaria – si è già scritto: la novità di ieri è la conferma che non sarà un festival solo online ma, appunto, ibrido. Saranno tre le sale che ospiteranno proiezioni del festival, dal 5 al 15 agosto: il Gran Rex, il PalaCinema e il PalaVideo di Muralto.

Cosa? Andiamo con ordine: tutti i cortometraggi dei due concorsi dei Pardi di domani, una selezione di dieci film della storia di Open Doors, alcuni dei film della storia del festival scelti dai registi di The Films After Tomorrow e poi una sorta di “appuntamento al buio” con Lili Hinstin. Dei Secret Screenings si conoscerà infatti solo l’orario di proiezione e la lingua: il titolo sarà svelato solo una volta in sala.