Scienze

Cern: prima collisione a energia record nell’acceleratore Lhc

Dopo tre anni di aggiornamento e manutenzione prende così avvio il terzo periodo di presa dati

L’acceleratore di particelle
(Keystone)
5 luglio 2022
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Ottenuta la prima collisione a energia record nell’acceleratore di particelle Large hadron collider (Lhc) del Cern di Ginevra, che apre oggi una nuova pagina della fisica.

Prende così avvio, dopo oltre tre anni di aggiornamento e manutenzione, il terzo periodo di presa dati (Run 3), che per i prossimi 4 anni lavorerà a 13,6 TeV, pari a 13,6 trilioni di elettronvolt: un’energia che fornirà una precisione e un potenziale di scoperta mai raggiunti prima. I protoni saranno inoltre concentrati su una dimensione del fascio inferiore a 10 milionesimi di metro: un aumento del tasso di collisione che può aprire la via a nuove scoperte.

Dopo un piccolo incidente tecnico avvenuto nel corso della mattinata, causato da alcuni elementi che si erano surriscaldati e che ha richiesto diverse ore di lavoro da parte dei tecnici per essere riportati alla giusta temperatura, il Run 3 è partito con successo come da programma. Tensione e attesa tra i ricercatori presenti in sala controllo durante il conto alla rovescia, tra cui anche la direttrice del Cern Fabiola Gianotti, che si sono poi sciolti in applausi e festeggiamenti quando sono stati raggiunti i cosiddetti ‘fasci stabili’, la condizione che consente di realizzare le collisioni tra protoni e agli esperimenti di accendere tutti i loro sistemi e iniziare a raccogliere i dati.

Una bottiglia di champagne per l’occasione

Pronta a essere stappata anche una bottiglia di champagne personalizzata, con un’etichetta dedicata ai 13,6 trilioni di elettronvolt, l’energia record raggiunta dalle collisioni dopo gli ultimi aggiornamenti.

"Durante il Long Shutdown 2 (l’ultimo periodo di aggiornamento) non è stato potenziato solo Lhc" – spiega Roberto Tenchini, presidente della Commissione scientifica nazionale dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) –, ma anche i quattro grandi esperimenti hanno subito importanti aggiornamenti".

Grazie a questi, durante il Run 3 i rilevatori Atlas e Cms prevedono di registrare più collisioni rispetto ai due precedenti Run messi insieme. Anche l’esperimento LHCb ha subito un completo rinnovamento per aumentare la velocità di acquisizione dei dati di un fattore dieci, mentre l’esperimento Alice punta ad aumentare di cinquanta volte il numero di collisioni registrate. Con l’aumento dei campioni di dati e una maggiore energia di collisione, il Run 3 permetterà ai ricercatori di osservare processi precedentemente inaccessibili, affrontando questioni fondamentali come l’origine dell’asimmetria tra materia e antimateria nell’universo, come anche di studiare le proprietà della materia a temperature e densità estreme, cercando candidati per la materia oscura e per altri nuovi fenomeni.