Boccalino d'Oro, una festa per tutti

Con una cerimonia contornata da un foltissimo pubblico si è svolta, al Rivellino di Locarno, la 24esima edizione del Premio Boccalino d'Oro Locarno, Premio della Critica Indipendente presente al 77esimo Festival Internazionale del Film Locarno. Presenti Michele Guerra presidente del Gran Consiglio, Raphaël Brunschwig, Managing Director del Festival, e Giona A. Nazzaro, Direttore artistico, l’evento ha subito assunto la sua connotazione di promozione del cinema con la presenza dei cast del film ‘Yeni șafak solarken’ (New Dawn Fades) del turco Gürcan Keltek, che ha ricevuto il premio come Miglior film tra le sezioni del Festival per un film che regala il pensiero di un domani possibile per chi crede ancora nell’umanità, del regista ungherese Bálint Szimler premiato per la sua regia in ‘Fekete pont’ (Lesson Learned), il suo primo lungometraggio che parla in realtà di un intero Paese consapevole di lottare contro qualcosa di immobile, gigantesco, pesante, un sistema burocratico monolitico che non lascia vie di comunicazione.

C’era anche, con tutto il cast, Denise Fernandes, Boccalino d'Oro per la sceneggiatura per il suo ‘Hanami’, un film che apre non scontate prospettive sui vissuti della migrazione e dell’appartenenza a una terra. E c’era tutto il cast a cominciare dal regista Min Bahadur Bham per il premio come miglior interprete a Thinley Lhamo per ‘Shambhala’. Lei si è presentata con una mise che subito ha fatto riconoscere la grande attrice che è. Applausi da tutti. E applausi anche per il Boccalino d'Oro per il miglior contributo al linguaggio cinematografico a ‘Luce’ di Silvia Luzi e Luca Bellino un film che si legge come un sogno lucido, o un sogno ricordato: un rompicapo su come ci vediamo o ci inventiamo. C’è stato il tempo anche per il Boccalino d'Oro per l’eccezionale contributo all’Arte Cinematografica dato alla Davide Campari-Milano per il suo sostegno d’immagine e contenuti alla realizzazione del 77esimo Festival Film Locarno. Un Boccalino d'Oro History è andato a Marco Müller che 24 anni aveva fatto nascere il Premio Boccalino. Un premio che ha confermato di essere necessario punto di indipendenza critica in un Festival ben confezionato. È stato un momento di compagnia e condivisione tra chi vive a Locarno e chi arriva per il Festival, come hanno sottolineato Arminio Sciolli e Franca Antognini Marnin, che ha offerto ai presenti le sue preziosità culinarie. E ora aspettiamo il 25esimo. Il prossimo Boccalino d’Oro.