Le emozioni del giorno del lancio così come raccontate in prima pagina da Il Dovere e dall'Eco di Locarno di giovedì 17 luglio 1969
La cronaca così come riportata in prima pagina dal Dovere del 17 luglio 1969.
Capo Kennedy, 16 (Ais-Afp) — L’uomo è partito per la Luna. Il sogno di Giulio Verne si sta avverando. Tre americani, Neil Armstrong, Michael Collins e Edwin Aldrin, infagottati nelle loro pesanti combinazioni di volo, hanno cominciato alle 14 e 32 ora svizzera, a Capo Kennedy il primo viaggio «Terra-Luna» dell’umanità. Lanciati alla conquista del satellite naturale della Terra due fra di loro, Armstrong e Aldrin, dovrebbero porre i loro piedi sulla Luna durante la notte da domenica 20 a lunedi 21 luglio. Sul «lunaporto», l'imbarcadero per la Luna, 35'000 ettari di paludi e di foreste divenuti il più gigantesco complesso spaziale del mondo, la sequenza oramai abituale dei lanci del programma «Apolio» si è svolta con perfetta regolarità.
II treno spaziale «Apollo 11» si è staccato dal suolo esattamente all’ora prevista producendo un sordo boato udito ancora a molti chilometri di distanza. Seguito da centinaia di migliaia di curiosi presenti e da centinaia di milioni di telespettatori
ha preso quota in una nuvola bianca. Poi, dopo avere perduto il primo stadio, è entrato in un’orbita terrestre.
I tre uomini che sono partiti per il viaggio storico verso la Luna hanno già fatto le loro esperienze spaziali. Infatti, nel 1966, hanno partecipato a esperimenti del programma «Gemini». Neil Armstrong, era il compagno di David Scott a bordo di Gemini 8, la cabina che dovette ritornare a terra prima del previsto in seguito a noie meccaniche.
Michael Collins, che resterà ai comandi dell'Apollo 11 mentre i suoi compagni si poseranno sulla superficie lunare, partecipò con John Young al volo di Gemini 10, in luglio 1966.
Edwin Aldrin, infine, il pilota del modulo lunare, partecipò all'uItimo volo di questo programma, a bordo di Gemini 12 in compagnia di James Lovell.
11 minuti dopo il lancio, Apollo 11 è entrato in un’orbita terrestre provvisoria. La capsula ha gravitato a un’altitudine non precisata dalla Nasa ma che dovrebbe avvicinarsi a un apogeo di 195 km e a un perigeo di 166km.
Alle 14 e 43, il vascello spaziale è entrato regolarmente nella orbita di parcheggio. Alle 17 e 16, gli astronauti hanno proceduto alla seconda accensione del motore del terzo stadio e hanno inserito l’astronave su un'orbita in direzione della Luna. Questione di minuti, e il modulo di comando, unito a quello di servizio, si è staccato dal terzo stadio.
È cosi cominciata la corsa verso la Luna in 73 ore. Sotto l’impulso del razzo vettore, la velocità di Apollo 11 è passata da 28'100 a 39'200 chilometri all'ora. La manovra di distacco è stata portata a termine quando il vascello spaziale si trovava al di sopra dell'Australia. Poco dopo l’accensìone, Neil Armstrong, comandante di bordo, ha annunciato che l'operazione è stata portata a termine esattamente nelle condizioni previste.
La cronaca come riportata in prima pagina dall'Eco di Locarno
Alle 14.32 ora svizzera, vaie a dire all'ora prevista, è stato dato fuoco al missile gigante «Saturno 5», vettore di «Apollo 11», la cabina spaziale a bordo della quale si trovano i cosmonauti Armstrong, Aidrine Collins. La partenza è stata perfetta. Se
tutto va. bene due di questi tre uomini faranno la loro prima paseggiatà lunare.
Il missile gigante «Saturno 5», vettore di «Apollo 11» si è alzato maestosamente una nuvola di vapore bianco. Ai momento della partenza, Il suolo ha tremato per un raggio di diversi chilometri. Poco dopo il lancio Capo Kennedy si è già sentita la voce del comandante di bordo, Neil Armstrong, che comunicava che tutto andava bene a bordo e che il missile procedeva nella direzione esatta.
«Viaggio magnifico, bella partenza», ha dichiarato. Armstrong, pochi secondi dopo l'annuncio dell'ingrasso in orbita Sono state le prime parole di commento degli astronauti che fino a quel momento si erano limitati a scambiare dati tecnici con la
base. La risposta è stata altrettanto asciutta: «Traiettoria buona, tutto sembra perfetto. Bene». Poi è continuato lo scambio di battute: «Qui Houston, siete al sicuro». Era la voce del controllo missione che avvertiva che tutti i sistemi automatici di distruzione del vettore erano stati sganciati. Quando sono partiti in direzione della Luna, dopo due ore o mezza In orbita attorno alla Terra, Armstrong ha commentalo: «Quel Saturno ci ha fatto veramente fare un bel lancio». «Siete proprio sulla strada giusta», ha commentato il controllo missione. «Sì, stavolta non abbiamo proprio niente da direi per nessuno dei tre stadi», ha riferito asciutto Armstrong.
In seguito, quattro ore dopo il lancio, gli astronauti hanno sganciato lo stadio vuoto del Saturno, dal quale avevano estratto il LEM : un comando radio h fatto partire il razzo, con l'accensione dell'ultimo residuo di propellente, verso il sole. Pochi
attimi prima, li controllo missione aveva avvertito: «Sembra che abbiate qualche chilo in meno di propellente a disposizione, ma non è un problema». Collins, che era in quel momento ai comandi, ha risposto: «Avrei preferito qualche chilo in più, ma non importa». Poi è andato tutto bene egualmente. A un ceto punto, Armstrong ha interloquito: «Ehi abbiamo avuto tanto da fare, ma il panorama qui è bellissimo: vedo il continente americano, Alaska, Polo Nord, e in basso, Yucatan e Cuba e poi il finestrino mi impedisce di vedere il Brasile!»
Washington, 16 (Ats-Reuter) — «Lo spirito dell'umanità sarà con voi» ha dichiarato il presidente Nixon ai tre cosmonauti dell’Apollo 11, ieri sera, alla vigilia della loro partenza per la Luna. Nixon ha voluto personalmente telefonare ai tre cosmonauti per augurare loro buon viaggio, ed ha inviato anche un telegramma. Nel corso della conversazione telefonica il presidente americano ha definito il volo dell'Apollo 11 la «più grande avventura che l'uomo abbia intrapreso». Anche Nixon, come centinaia di migliaia di telespettatori, ha seguito questo pomeriggio alla televisione il lancio dell’Apollo 11.