Ticino

I documenti politici di Staffieri all’Archivio di Stato

La donazione consentirà agli studiosi di ripercorrere anche la storia del suo partito, l'Udc, dalle istanze del mondo agrario al riorientamento

(Ti-Press)
26 novembre 2023
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Il panorama documentario dell'Archivio di Stato del Canton Ticino si è recentemente arricchito grazie alla donazione da parte di Giovanni Maria Staffieri del fondo relativo alla sua attività in seno all’Unione democratica di centro (Udc). In trenta scatole d’archivio si riuniscono testimonianze del Partito agrario ticinese (Pat) sin dai suoi albori nei primi anni Venti del Novecento e una fitta documentazione frutto di decenni di coinvolgimento personale di Staffieri in quello che dal 1971 è diventato l'Udc. "Statuti, verbali, corrispondenza, prese di posizione, campagne elettorali e articoli di giornale concorrono a tracciare la parabola di una carriera che, seguendo il solco delineato da suo nonno Riccardo Staffieri, fondatore del Pat a fianco di Gaetano Donini e Francesco Cattaneo, ha portato Staffieri a distinguersi quale figura di spicco del partito, sotto la cui egida ha inoltre rivestito la carica di deputato in Gran Consiglio per più legislature" si legge in una nota del Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs).

Ciò consentirà agli studiosi di ripercorrere in prospettiva anche la storia del partito, nella sua evoluzione dalle istanze del mondo agrario al riorientamento politico degli anni Settanta in chiave democentrista, fino a giungere alla svolta segnata negli anni Novanta dalla politica blocheriana. L’acquisizione di questo fondo – valuta il Decs – segna un importante traguardo per l’Archivio di Stato, che dispone ora di sei collezioni fondamentali per lo studio e la comprensione delle voci politiche che hanno plasmato la storia del nostro cantone: "Un quadro che si auspica di poter continuare ad ampliare grazie a future donazioni, con l’obiettivo di riuscire a radunare sotto uno stesso tetto le tracce di tutta la storia politica ticinese".

La collezione dei fondi partitici

Con circa 56mila documenti prodotti dal 1925 al 1996, conservati in 282 scatole, l’archivio del Partito popolare democratico è il più consistente dal profilo quantitativo. Il secondo fondo in ordine di grandezza è quello del Partito liberale radicale, che poco più di vent’anni fa ha consegnato una documentazione comprendente 34mila carte dagli anni 20 del Novecento in avanti. Con i suoi 19mila documenti dal 1911 al 1990 circa, l’archivio del Partito socialista è il terzo in ordine di grandezza. Il Guastafeste, fondato da Giorgio Ghiringhelli a Losone nel 1996, è pure rappresentato nelle collezioni dell’ASTi. Chiude la serie il fondo del Partito dei Verdi, i cui circa 5mila documenti ripercorrono la storia del partito ecologista ticinese sin dalla sua nascita. Si aggiungono poi i fondi di svariati sindacati, depositati grazie all’attività della Fondazione Pellegrini Canevascini.