Ticino

‘Una neutralità che considera la solidarietà internazionale’

Nell'allocuzione per il 1° Agosto, il presidente del governo De Rosa si è focalizzato su valori come senso di responsabilità, inclusione e sussidiarietà

(Ti-Press)
1 agosto 2023
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Quella del Primo agosto è stata definita dal presidente del Consiglio di Stato ticinese «una ricorrenza che ci invita a riflettere sul senso di Stato, di comunità e del bene comune». Nella propria allocuzione tenuta a Stabio, Raffaele De Rosa ha voluto evidenziare che «le sfide più recenti – penso in particolare alla pandemia e alla guerra in Ucraina – hanno dimostrato come il nostro Paese possa contare su un solido sistema, democratico e federalista, capace di far fronte alle crisi. Un sistema-Paese che permette di andare incontro e sostenere il cittadino, grazie a valori come il senso di responsabilità, la solidarietà, l’inclusione e la sussidiarietà».

‘Garanzia di sovranità e indipendenza, ma anche richiamo a un’umanità che non conosce confine di Stato’

Il nostro Paese, ha proseguito De Rosa, «è associato al concetto di neutralità, sancito nella Costituzione e viene riconosciuto e rispettato per questa scelta anche a livello internazionale». Ma per il consigliere di Stato del Centro la neutralità non è però solo una parola iscritta nella Costituzione o un concetto astratto contenuto nei libri di storia: «La neutralità, che deve garantire nel tempo la sovranità e l’indipendenza del nostro Paese, è un concetto vivo, dinamico, immerso nel presente e che di questo presente deve tener conto. In questo senso, la Svizzera organizza la propria neutralità tenendo conto dei bisogni della solidarietà internazionale, mettendola al servizio del mantenimento della pace e della prosperità. Questo “mettersi al servizio” ha innumerevoli sfaccettature, ma certamente ci sprona a intervenire dinnanzi alle atrocità e alle violenze commesse da uno Stato nei confronti di un altro». Al contempo, ha detto De Rosa, la neutralità «ci richiama a un’umanità che non conosce confine di Stato, ma che ci permette di riconoscerci tutti cittadini di questo pianeta. L’intervento umanitario all’estero, e la sensibilità nell’accoglienza delle persone in fuga dalle situazioni di guerra nei rispettivi Paesi, dimostra come la Svizzera sia da sempre, e ancora oggi, attenta alle esigenze e alle necessità di tutte le persone bisognose».

Flussi migratori, ‘orgoglioso dell’impegno che il nostro Cantone esprime quotidianamente’

In riferimento alla situazione contingente, il presidente del governo ha sottolineato che «ci troviamo in un momento in cui i flussi migratori verso il nostro Paese sono tornati a crescere in maniera decisa ed è comprensibile che ci sia un certo timore fra la popolazione e le autorità. Il nostro cantone, alla frontiera sud, è evidentemente sotto forte pressione e la regione del Mendrisiotto ancora di più. Anche le persone che vengono accolte in Svizzera sono in crescita e questo aumenta il carico sui Cantoni che prendono a carico i richiedenti l’asilo». Ha però assicurato: «Ci stiamo adoperando a diversi livelli per mantenere un equilibrio, con l’obiettivo di rispettare le esigenze di tutti. Tutti i Cantoni devono fare la propria parte – e in primis la Confederazione – e sono molto orgoglioso dell’impegno che il nostro Cantone esprime quotidianamente».

Dopo un plauso al Comune ospite, Stabio, per l'impegno concreto per la collettività, per i giovani, per la socialità e il clima, De Rosa ha concluso rimarcando che «la storia, anche recente, ci insegna che grazie ai nostri valori, alle nostre risorse e allo spirito di sacrificio e di solidarietà, siamo in grado di affrontare e superare con successo anche le sfide più grandi e impegnative. Sono fiducioso che questa tenacia e questo spirito ci guideranno anche in futuro».