Ticino

‘Meno predazioni perché gli animali sono stati più in stalla’

L'ATPdaiGP risponde al Gruppo lupo Svizzera che segnalava una diminuzione di attacchi nei primi sei mesi di quest'anno

‘Vogliamo evitare di vivere un’estate come quella dello scorso anno’
(Ti-Press)
30 giugno 2023
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Meno predazioni da parte dei lupi nei primi sei mesi di quest’anno? Sì, ma per una serie di fattori anche inusuali. È quanto ha voluto sottolineare l’Associazione per la protezioni del territorio dai grandi predatori (ATPdaiGP), in risposta al recente comunicato del Gruppo lupo Svizzera che rimarca come in Vallese e Grigioni, i cantoni più colpiti insieme al Ticino, le predazioni su animali da reddito sono calate del 55% e dell'80%. “È vero che i numeri delle predazioni sono diminuiti, ma questo si è avverato per due motivi: la maggior protezione delle mandrie da parte degli allevatori e l’inusuale periodo prolungato di stabulazione degli animali. Una misura necessaria che comporta anche gravi problemi per il benessere delle bestie e per le scorte di foraggio”. Per l’associazione sono altre le notizie (“dolenti”) arrivate negli ultimi mesi e che devono far preoccupare: “I crediti federali supplementari destinati alla lotta contro il lupo sono anzitempo esauriti. Dove sono stati investiti? Al momento non è dato sapere. Questa situazione ha recentemente indotto la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale a prospettare un adeguato aumento del credito di riferimento. Di quanto? Sarà immediato? Si attendono comunicazioni in merito”.

A preoccupare l’ATPdaiGP è anche quanto potrà capitare nei prossimi mesi visto che “nelle ultime settimane arrivano sempre più notizie di attacchi al bestiame da parte del lupo”. Per l’Associazione è quindi necessario “fare tutto il possibile perché non si ripeta la situazione vissuta nell’estate del 2022, quando sono state verificate 1600 predazioni, diverse centinaia di capi dispersi non rimborsati e troppi alpeggi scaricati prematuramente”.