L'Associazione ticinese dei giuristi praticanti ‘difenderà i diritti dei propri soci e alunni ed esigerà il rispetto e l'applicazione delle leggi’
L'Associazione giuristi praticanti del Canton Ticino prende posizione sulla direttiva, proveniente dal Dipartimento delle istituzioni che, come anticipato da laRegione, limita l'alunnato giudiziario solo agli aspiranti avvocati con passaporto rossocrociato e che hanno conseguito la laurea in diritto in un’università svizzera.
"Ampliamente sollecitata" in merito, l'Associazione afferma di aver preso contatto con la Divisione della giustizia "per ottenere spiegazioni, e a tutela e salvaguardia degli interessi e dei diritti dei propri soci, come pure di tutti gli alunni". Contatti intrapresi anche con le varie autorità cantonali, in particolare con i destinatari della direttiva, per ottenerne i pareri al riguardo. Direttiva di cui sono stati informati pure il Consiglio della Magistratura, la Commissione per l'Avvocatura e l'Ordine degli Avvocati del Cantone Ticino.
L'Associazione ticinese dei giuristi praticanti sottolinea in modo precipuo che "non è rimasta e non rimarrà in alcun modo silente o passiva" e che invece "continuerà a difendere gli interessi dei propri soci, ed esigerà il rispetto e l'applicazione delle leggi". In particolare, l'Associazione "non accetterà che i diritti dei propri soci e alunni vengano lesi da direttive che non rispettano le normative in vigore". Posizione che, come sottolinea l'Agp, "è condivisa anche da diversi magistrati".