Ticino

‘Gli automatici dei biglietti sono costosi e ormai superati’

Ad affermarlo è l’Associazione ticinese per il trasporto pubblico, che chiede più sportelli sul territorio e punti di ricarica per il cellulare sui mezzi

Si chiedono più collaborazioni
(Ti-Press)
11 gennaio 2023
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Una riflessione sugli apparecchi automatici per la vendita dei biglietti di treni e bus. È quanto chiede, attraverso una lettera aperta, l’Associazione ticinese utenti dei trasporti pubblici (Astuti). "Gli automatici per i titoli di viaggio, sparsi sul territorio nazionale, sono una struttura costosa e malgrado la loro più che decennale presenza, da molti utenti sono ritenuti una tecnologia ormai superata", si legge nel testo firmato da Fabio Canevascini, presidente di Astuti. Un aspetto, spiega Canevascini, al quale si aggiunge quello "del loro consumo energetico che, anche senza quantificarlo, deve far riflettere su una loro possibile soppressione". Astuti riconosce però: "Pretendere che per fare il biglietto bastino il telefono e il pc domestico, è chiedere troppo a un’importante fetta di utenza. Una forte minoranza di persone rifiuta ancora di considerare il telefono una protesi del proprio corpo".

Ma come risolvere il problema di un servizio che verrebbe meno? Per l’Astuti una soluzione possibile sarebbe quella di fermare la chiusura degli sportelli con la presenza di personale e riaprire quelli già soppressi. "In aggiunta – scrive Canevascini – sarebbe utile autorizzare altri servizi all’assistenza di clienti e passeggeri". Tra questi, sostiene l’Associazione, ci potrebbero essere uffici postali, sportelli multifunzionali delle aziende di trasporto e uffici degli enti turistici".

L’associazione chiede anche – vista l’impostazione di sviluppare la vendita digitale dei biglietti – d’implementare prese di ricarica sui mezzi di trasporto, come già fatto su parte dei mezzi. "Se il telefono diventasse un obbligo, dev’esserci la possibilità di ricaricarlo".