È quanto pensa la piazza turistica ticinese. Quasi la metà delle strutture si aspetta un’occupazione sopra il 40%.
Quello natalizio è un periodo importante per chi opera nel settore turistico. In Ticino quasi la metà delle strutture prevede un’occupazione sopra il 40%, in linea quindi con quanto fatto registrare negli anni precedenti. Lo rivela l’Osservatorio del turismo (O-Tur) dell’Università della Svizzera italiana. Considerevole è però anche il numero dei pessimisti, con il 35% delle strutture che prevede di avere un’occupazione inferiore al 20%. I risultati arriveranno in ogni caso solo dopo le festività, anche perché buona parte delle strutture conta di ricevere nuove prenotazioni dell’ultimo minuto. Riservazioni che, come ormai da diversi anni, avvengono per la maggior parte attraverso un canale diretto o il sito internet.
Permanenze in Ticino, segnala l’Osservatorio, che saranno di breve durata. La maggior parte di due notti, mentre i soggiorni di quattro o più giorni non raggiungono il 13%. Per quanto riguarda le aspettative sul fatturato le previsioni tra le strutture sono equamente suddivise: il 35% prevede di guadagnare come negli scorsi anni, il 30% di avere un fatturato inferiore o molto inferiore, mentre il 22,5% si aspetta delle entrate superiori.
In ogni caso, per una buona riuscita delle festività natalizie, molto dipenderà anche dalla fortuna. Tra i fattori indicati dagli operatori del settore come decisivi per raggiungere risultati soddisfacenti, quello che viene messo al primo posto è infatti il bel tempo. Seguito da una corretta promozione e dalle offerte. Attraverso l’inchiesta dell’O-Tur emerge anche se gli esercenti e albergatori ritengono il periodo natalizio molto importante per la destagionalizzazione degli arrivi in Ticino. Ovvero per rendere il territorio attrattivo su tutto l’arco dell’anno.