Ticino

Un autunno sottotono per alberghi e ristoranti in Ticino

Quasi metà delle strutture nel terzo trimestre 2023 lamenta un calo dei volumi di vendita su base annua, in particolare sul Lago Maggiore

In sintesi:
  • Sul Verbano 9 strutture su 10 segnala un calo di pernottamenti e vendite, meglio sul Ceresio
  • A livello cantonale meno del 10% degli alberghi ha visto un aumento dei pernottamenti
Immagine di archivio
(Ti-Press)
16 novembre 2023
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Un autunno decisamente sottotono per il settore alberghiero e della ristorazione in Ticino. Secondo gli ultimi dati del Kof pubblicati sul Notiziario dell'Ufficio di statistica del Cantone, nel terzo trimestre 2023 quasi la metà delle strutture ticinesi è stata confrontata con una diminuzione dei volumi di vendita su base annua: un dato in controtendenza al resto della Svizzera dove sono ora in maggioranza le aziende a segnalare dati positivi.

A livello cantonale a vedere più nero sono stati gli albergatori: meno del 10% delle strutture ha visto un aumento dei pernottamenti. Va meglio ai ristoratori, con una quota del 25% di attività che hanno aumentato le vendite e mitigano dunque il saldo negativo. Particolarmente delicata la situazione sul Lago Maggiore, dove sia fra gli albergatori sia fra i ristoratori 9 strutture su 10 segnalano un calo. Sul Lago di Lugano, al contrario, solo un numero esiguo di alberghi lamenta una diminuzione dei pernottamenti e il saldo positivo si attesta intorno al 30%, miglioramento di cui hanno beneficiato anche i ristoratori.

A livello cantonale la situazione sembra particolarmente delicata nel comparto alberghiero, dove la quota di strutture che indicano un aumento dei pernottamenti rimane sotto il 10%. Tra i ristoranti questa quota è invece attorno al 25%, per cui il saldo risulta relativamente meno negativo. Nonostante i risultati raccolti nei mesi più importanti per il turismo ticinese, le previsioni negative per i prossimi mesi si mantengono contenute.

Situazione degli affari

Nonostante i dati negativi sui pernottamenti, anche in ottobre una buona parte di albergatori reputa "buona" la situazione degli affari. Stesso discorso per i ristoratori, i cui dati relativi alla situazione degli affari risultano meno negativi rispetto alla valutazione dei volumi di vendita, in questo caso la differenza tra negativi e positivi è minima.

Posti di lavoro

Per quanto riguarda i livelli d’occupazione, una piccola percentuale di albergatori e ristoratori li considera "eccessivi", mentre a livello nazionale rimane una quota, seppure in calo, che li valuta come “insufficienti”. L'avvio verso la bassa stagione fa sì che le proiezioni rispetto all’evoluzione degli impieghi nei prossimi tre mesi siano negative.