Il domenicale della Lega oggi critica la proposta illustrata da Gobbi, l’Unione professionale dell’auto segue Speziali: ‘Meglio uno sconto lineare’
"Il popolo ha votato, e dunque la volontà dei cittadini va applicata integralmente, senza se né ma. Se si vogliono migliorare i conti cantonali, che si tagli fiscalmente sulle spese". Dopo gli iniziativisti, segnatamente col primo firmatario Marco Passalia, a picchiar duro sulla proposta di formula per il nuovo calcolo dell’imposta di circolazione presentata dal Consiglio di Stato mercoledì e illustrata dal direttore del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi è... ‘ll Mattino della domenica’, che in un trafiletto pubblicato a pagina 2 dell’edizione di oggi e sobriamente intitolato ‘Imposta di circolazione: achtung!’, fa pelo e contropelo (anche) al proprio consigliere di Stato. A partire dai "cervellotici coefficienti evocati a giustificazione di una proposta che pare manipolata ‘a vantaggio delle casse cantonali’".
È netta anche la presa di posizione della sezione ticinese dell’Unione professionale svizzera dell’automobile, sebbene l’angolatura sia un’altra. Secondo l’Upsa, infatti, "ci hanno dato dei pretestuosi e detto di essere in malafede, ma avevamo ragione. La formula per il calcolo dell’imposta di circolazione proposta dall’iniziativa non poteva essere applicata se non creando una disparità di trattamento importante e discriminatoria tra automobilisti con vetture immatricolate in anni differenti". E ora, dopo l’approvazione popolare, "la legge accettata dai cittadini deve essere modificata in fretta e furia per cercare di correggere gli errori macroscopici in essa contenuti".
Ma la conseguenza, scrive ancora l’Upsa, è che "correggere una formula che di base non è corretta ha conseguenze che scontentano tutti". In altre parole: "Iniziativisti, governo e mondo politico devono farsene una ragione, mettere da parte l’orgoglio e fare il bene dei cittadini". E come? Ecco che l’Upsa riprende la proposta del presidente del Plr Alessandro Speziali e la rinnova: "Mantenere la formula attuale (che non è peggiore di quella proposta) e applicare a tutti uno sconto lineare del 10, 15 o 20% a seconda del gettito globale che si vuole o si deve mantenere e nel 2023 attuare una formula veramente più giusta per tutti".