Ticino

Una chiesa gremita per l’ultimo saluto a Giovanni Scolari

Questo pomeriggio a Lugano il funerale dell’ex sindacalista Ocst morto in montagna domenica scorsa. Commozione, ricordi e tanta gratitudine nei presenti

‘Dolore, ma anche tanta gratitudine’
(Ti-Press)
14 ottobre 2022
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Era gremita in ogni ordine di posto, questo pomeriggio, la Chiesa del Cristo Risorto di Lugano nel dare l’ultimo saluto all’ex sindacalista Ocst Giovanni Scolari, deceduto domenica scorsa a 66 anni dopo una caduta in Val Cama. Tanti colleghi dell’Organizzazione cristiano sociale ticinese, sindacalisti di altre sigle, amici, lavoratori, persone che hanno condiviso con lui un pezzo piccolo o grande di vita e cittadini – molti quelli giunti dalla sua Manno – si sono stretti attorno alla famiglia di Scolari.

La cui morte – ha detto durante la sua omelia don Marco Dania, parroco della chiesa di San Nicolao a Besso e assistente spirituale Ocst – «ci ha lasciati sconcertati, stupiti, sconvolti». Sono momenti in cui «si fa fatica a rendersi conto che sia vero, in cui si fa fatica ad accettare che sia accaduto».

‘La sua passione al servizio del bene comune’

Ma nel dolore, «nello smarrimento», don Marco Dania ha ricordato come sia importante «mostrare tutta la nostra gratitudine per quello che ci ha dato Giovanni, uomo retto, giusto, semplice e capace di svolgere il proprio servizio in modo appassionato. E Dio solo sa quanto c’è bisogno di persone che, con passione, si mettono al servizio non di egoismi e singoli, ma del bene comune. Giovanni era così».

Una persona «che trasmetteva la passione per il lavoro e la giustizia, che ci ha dato tante indicazioni da conservare nella mente e nel cuore». Scolari, ha ricordato ancora don Marco Dania, «sapeva infondere speranza, era sempre sereno. In questo momento lo immagino camminare sulle montagne del cielo, lui che passeggiando su questa terra ha tanto amato le cime».

‘Sempre al fianco dei lavoratori’

Commosso il ricordo che ha tributato Giorgio Rossi, sindaco di Manno, paese dove Scolari è stato presidente della locale sezione del Ppd e consigliere comunale: «Tutte queste persone presenti sono una dimostrazione di stima e di quanto fosse ben voluto, in una vita spesa sempre al fianco dei lavoratori. Chiusure, licenziamenti, disoccupazione... Scolari è sempre stato in prima fila a difendere il diritto al lavoro, rimanendo sempre un punto di riferimento per i giovani sindacalisti». E, citando il poeta Khalil Gibran, ha affermato che «ora ti ricorderemo sempre, perché il ricordo di una persona è il modo di incontrarla ancora».

‘Un vuoto nel cuore e nell’anima’

A prendere la parola è stato anche il collega e amico di una vita, il presidente dell’Ocst Bruno Ongaro. Dopo aver ripercorso tanti ricordi personali, ha parlato dell’ultimo pranzo fatto assieme a Scolari. Un pranzo «dove mi ha detto che il mondo del lavoro sta cambiando, e pure noi sindacalisti dobbiamo cambiare se vogliamo continuare a essere al fianco dei lavoratori. Oggi sento un sincero vuoto nel cuore e nell’anima».

Alla moglie e alla famiglia di Scolari le condoglianze della redazione de ‘laRegione’.

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