Luganese

Sit-in del sindacato Ocst alla Kerr Dental di Bioggio

L'azienda taglia 100 posti di lavoro. Giovanni Scolari: 'Nessun dialogo sul piano sociale'. Una dipendente: 'Ci lasciano a casa senza prospettive'

L'azione sindacale alla Kerr
(TI-PRESS/Samuel Golay )
25 marzo 2021
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Una decina di bandiere arancioni del sindacato Ocst hanno sventolato per un'ora durante la pausa di pranzo, dalle 12 alle 13, davanti alla Kerr Dental di Bioggio, l'azienda che produce materiali dentali e che la scorsa estate ha annunciato di spostare la produzione all'estero e che a scaglioni si sta liberando dei suoi circa cento dipendenti, dopo aver dato loro la disdetta. L'azione sindacale giunge dopo mesi di silenzio da parte dei vertici dell'azienda sul piano sociale che - spiega il sindacalista Ocst Giovanni Scolari - «è stato deciso in modo univoco, senza coinvolgere né noi né i lavoratori». 

Una sola dipendente è uscita dall'azienda per riportare il disagio 

Solo a mezzogiorno inoltrato, dopo che l'azione sindacale sembrava andare deserta da parte dei lavoratori, come di fatto è stato, una sola dipendente, 30 anni, frontaliera come l'80% dell'intero personale, alla Kerr Dental dal 2016, è uscita dall'azienda e ha espresso il disagio sociale ed economico che gli impiegati stanno vivendo in questi mesi, mettendoci letteralmente la faccia, affrontando le telecamere delle televisioni presenti sul posto. «Ci stanno lasciando tutti a casa senza prospettive. Io dovrò lasciare a fine giugno. Lavoro qui da cinque anni. Prendo 2 mila 900 franchi al mese. Il piano sociale dell'azienda non prevede indennità per i figli, penso inoltre a tanti miei colleghi che hanno 40-50 anni e che faticheranno a trovare un'occupazione». Un'altra giovane operaia, lontana dalla manifestazione sindacale, tiene il telefonino incollato e la sigaretta tra le dita. «Non so niente. Io sono alla Kerr da sole due settimane e non so quanto tempo mi terranno» - spiega a laRegione, confermando come l'azienda, nonostante i licenziamenti già effettuati, assume personale attraverso agenzie interinali. 

L'azienda specializzata in apparecchiature destinate agli studi dentari, tra la fine dell'anno e l'inizio 2022 si trasferirà definitivamente dove si trovano già le sue aziende madri, insediandosi in Italia, a Scafati, vicino a Napoli, e a Jicin, nella Repubblica Ceca. Il sindacalista, Giovanni Scolari, evidenzia il motivo del Sit-in: «La ragione è la ristrutturazione annunciata lo scorso anno dalla Kerr Dental, con la scomparsa di tutti i posti di lavoro. Era stato chiesto un piano sociale, in effetti introdotto dall'azienda, però senza possibilità di contrattazione. "Questo è il piano sociale e così lo dovete accettare" è stata e rimane la loro posizione, senza prendere in considerazione una minima desiderata dei dipendenti. Nella cifra messa a disposizione dall'azienda non c'è stato dialogo, bensì una chiusura totale. Oltretutto non ci sono state date risposte a fronte di uscite già avvenute di dipendenti a dicembre e altre - una decina di lavoratori - che arriveranno adesso, in questi giorni, alla fine di marzo. La manifestazione dell'Ocst proposta oggi non rappresenta un'astensione dal lavoro, bensì una sensibilizzazione durante la pausa del pranzo di lavoro».

'Non stanno fallendo, bensì se ne andranno da Bioggio con le tasche piene di soldi'

Ma l'adesione dei lavoratori, salvo l'audacia di una dipendente, non c'è stata. Cosa farete ora? «Certo tenteremo di nuovo da domani di entrare in dialogo con i vertici della Kerr Dental - risponde Scolari - anche se naturalmente non sono così ottimista. Speravamo che i lavoratori partecipassero alla manifestazione». Certo, con in mano già la lettera di licenziamento confermato, che, a seconda di ogni lavoratore, avrà effetto esecutivo comunque nei prossimi mesi, appare difficile un coinvolgimento del personale, sprovvisto oltretutto - ciò che complica le trattative - di un contratto collettivo di lavoro. Ancora il rappresentante del sindacato Ocst: «La Kerr Dental sarà completamente dismessa da Bioggio e trasferita all'estero. Prova ne è che ci sono già impiegate persone che provengono dall'Italia e dalla Cechia che si stanno attivando in termini di formazione per quando saranno produttivi all'estero. Lo sconcerto è questo. Noi chiediamo di venirsi incontro sulle condizioni del piano sociale per riuscire a implementare condizioni accettabili, penso ad esempio al personale con un carico familiare, invece non c'è stata nessuna discussione. E il personale è stanco, patisce per questa presa di posizione dell'azienda». Il sindacalista esprime inoltre il proprio malcontento, perché la Kerr Dental, presente da vent'anni sul territorio ticinese se si considerano le precedenti due società dello stesso gruppo, «non stanno fallendo, al contrario, se ne andranno da Bioggio con le tasche piene di soldi».  

 

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