Opuscolo informativo, Durisch e Bourgoin chiedono al Consiglio di Stato di modificare il testo scritto dagli iniziativisti: fuorviante e incompleto
Non c’è pace per l’opuscolo informativo partorito dalla Cancelleria dello Stato riguardante la votazione popolare del 30 ottobre sul politicamente scottante dossier delle imposte di circolazione. Quello del Centro/Ppd non è infatti l’unico reclamo indirizzato al Consiglio di Stato. Insorgono anche socialisti ed ecologisti. Con un reclamo al governo i deputati Samantha Bourgoin (Verdi) e Ivo Durisch (Ps), relatori del Rapporto di minoranza 2 sostenuto dal Gran Consiglio in qualità di controprogetto all’iniziativa ‘Per un’imposta di circolazione più giusta!’, chiedono che "il testo dell’opuscolo informativo a favore dell’iniziativa, scritto dagli iniziativisti, sia modificato". Nello specifico il reclamo, spiegano i due parlamentari in un comunicato stampa, "verte sulla tabella esemplificativa dei consumi e dei relativi costi dell’imposta di circolazione, per le differenti categorie di autoveicolo". Categorie quali ad esempio "le auto compatte, le utilitarie o le monovolume".
«Riteniamo – scrivono Durisch e Bourgoin – che il modo in cui vengono presentati i dati sia incompleto e deliberatamente fuorviante nei confronti delle cittadine e dei cittadini che dovranno esprimersi nelle urne. Infatti la tabella lascia intendere che gli importi proposti siano rappresentativi della categoria a cui si riferiscono senza però indicare il modello da cui si sono presi i consumi. Da nostri controlli effettuati sui modelli più venduti del 2021 per le differenti categorie, le cifre riportate non sono assolutamente rappresentative della categoria indicata, ma sono di molto inferiori alla media della categoria stessa e sembrano piuttosto rappresentare l’imposta minima della stessa categoria". L’informazione "è quindi da ritenersi incompleta e fuorviante".
Affinché la popolazione "possa esprimersi con cognizione di causa", i due granconsiglieri considerano "importante che il testo sia oggettivo e non lasci spazio a fraintendimenti, siano essi voluti o meno. Contesteremo qualsiasi altro tipo di presentazione che lasci intendere che un modello, e quindi la relativa imposta di circolazione, possa essere rappresentativo di una categoria quando al contrario non lo è assolutamente".