Ticino

Inserimento professionale, nessun concorso pubblico

Nell’ultima sessione del 2021 il Gran Consiglio ha anche ratificato la decisione popolare sul referendum finanziario adeguando la relativa legge

I lavori parlamentari riprenderanno a fine gennaio
(Ti-Press)
14 dicembre 2021
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Gli enti attivi nell’inserimento professionale non dovranno sottostare alla Legge sulle commesse pubbliche. In pratica i mandati in questo ambito non saranno messi a concorso, come invece prevede, per esempio, il concordato intercantonale sugli appalti pubblici. Lo ha deciso la maggioranza del Gran Consiglio (44 favorevoli, 14 contrari e 11 astenuti) che contrariamente a quanto sosteneva il Consiglio di Stato ha ritenuto di esentare questi enti. Il capogruppo della Lega Boris Bignasca, relatore di minoranza, ha ricordato che tale modalità sarebbe contraria al diritto superiore. Non è così per Fabrizio Garbani Nerini (Ps) relatore, con Alessandro Speziali (Plr), del rapporto di maggioranza. Il provvedimento non ha trovato il beneplacito del Consiglio di Stato che ha chiesto un periodo di tre mesi per presentare una relazione alla Commissione economia e lavoro.

Nell’ultima seduta dell’anno il Parlamento ticinese ha dato il via libera a bilancio e conto economico di BancaStato per il 2020 (circa 51 milioni di franchi di utile, di cui 41 per le casse del Cantone, ndr). Infine, con 47 voti favorevoli, quattro no e 12 astensioni (del Gruppo socialista e verdi), i deputati hanno accettato la modifica della Legge sulla gestione finanziaria e sul controllo finanziario dello Stato per l’attuazione dell’art. 42a della Costituzione adottato dal popolo ticinese il 26 settembre 2021. Si tratta del diritto, se una maggioranza qualificata del Parlamento è d’accordo, a indire il referendum su spese e crediti che superano determinate soglie. I conti preventivi 2022 che presentano un disavanzo di poco più di 135 milioni di franchi, come noto, saranno discussi nella sessione di fine gennaio.