Ticino

Nel trimestre estivo piogge e deflussi da record in Ticino

l notiziario statistico relativo all’idrologia nel terzo trimestre evidenzia gli altissimi livelli di precipitazioni e deflussi dei corsi d’acqua

(Ti-Press)
8 novembre 2021
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Piogge da record, deflussi da primato ed eventi intensi, almeno sette, in diverse zone del cantone, ma danni e disagi comunque contenuti rispetto all’entità e alla frequenza delle piogge. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dal notiziario statistico relativo all’idrologia nel trimestre estivo.

A registrare deflussi da primato a causa delle piogge su livelli altissimi rispetto agli anni scorsi sono stati la Breggia e il Faloppia nei giorni 27 e 28 luglio, a seguito di piogge record. A inizio agosto l’evento più intenso ha colpito Giubiasco (riali Fossato, Vallascia e Guasta) e Lumino. Il deflusso medio è stato elevato a luglio e, soprattutto ad agosto, con alcune differenze regionali. Il 5 agosto il Lago di Lugano ha raggiunto un nuovo massimo per il periodo considerato.

Nel mese di luglio si contano almeno quattro degli eventi intensi e di carattere temporalesco, con piogge intense, che hanno caratterizzato il trimestre estivo in Ticino, altri tre eventi hanno interessato alcune regioni del cantone nella prima metà di agosto. Il primo evento si è verificato fra il 6 l’8 luglio interessando la bassa Leventina tra Bodio e Giornico, dove una colata detritica ha raggiunto la carreggiata Nord-Sud della A2 e la zona di Olivone, smottamenti che avevano causato la chiusura dell’autostrada e della strada cantonale.

Successivamente a essere colpita, fra il 12 e il 13 di luglio, è stata soprattutto l’alta Valle Rovana, sia a Cimalmotto-Campo Valle Maggia, sia nella zona di Bosco Gurin, con nuovi record di precipitazione e un ingente trasporto di materiale sia sui corsi d’acqua principali sia sugli affluenti laterali. Il 13 luglio la Maggia ha raggiunto un picco di 488 m3 /s a Bignasco e di 1.600 m3 /s a Solduno.

Tra il 24 e il 28 la terza ondata ha colpito il basso Luganese e il Mendrisiotto, causando, fra l’altro colate di fango e di detriti che hanno causato la chiusura dell’autostrada A2 a Bissone, della strada tra Gandria e Porlezza e della Forca di San Martino tra Melide e Paradiso. Tali circostanze hanno visto deflussi da record nella Breggia (180 m3 /s; precedente primato: 152 m3 /s) e nel Faloppia (78 m3 /s) a Chiasso, e un trasporto ingente di materiale solido e danni diffusi in val di Muggio, a Vacallo, tra Capolago e Melano. In diverse stazioni pluviometriche della rete di MeteoSvizzera e di quella cantonale sono stati misurati i nuovi massimi di pioggia mensile. Di conseguenza, i deflussi mensili sono stati particolarmente elevati, soprattutto in Valle Maggia e Valle Verzasca, ma in media nel Sottoceneri.

Ad agosto, dopo un primo evento che, il 4, ha causato di nuovo qualche disagio nel Sottoceneri, il giorno 7 è stato particolarmente colpito il Ticino centrale, con tempi di ritorno delle precipitazioni particolarmente elevati, localmente anche straordinari, che hanno causato in particolare il cedimento di un muro d’argine del riale Fossato a Giubiasco, che ha causato l’alluvionamento della scuola dell’infanzia del Palasio, e l’alluvione di diverse case a Lumino.

L’ultima giornata caratterizzata da precipitazioni intense è stata il 16 agosto, senza tuttavia causare danni. Ad agosto i deflussi mensili sono risultati particolarmente elevati nel Sottoceneri: Magliasina e Cassarate oltre due volte la norma, la Tresa addirittura 3 volte il valore medio mensile del periodo. A settembre i deflussi sono stati in generale inferiori alla media, con alcune differenze regionali riconducibili alla distribuzione delle precipitazioni, che sono risultate superiori alla media solo nel Mendrisiotto e deficitarie nel nord del cantone. Lago Maggiore e lago di Lugano.

Per tutto il mese di luglio e fino alla prima decade di agosto il livello del lago Maggiore si è attestato intorno a 194,0 m s.l.m., valore superiore alla media del periodo. Nelle due successive decadi del mese, in assenza di apporti significativi dagli immissari il livello è diminuito progressivamente di circa 1 metro, restando poi attorno a 193,0 m s.l.m. durante il successivo mese di settembre. I livelli medi mensili di luglio (+41 cm) e di agosto (+53 cm) sono risultati quindi largamente superiori alla media, mentre quello di settembre (-24 cm) è risultato deficitario. Un comportamento quasi speculare e contrario è, invece, osservabile per il lago di Lugano: livelli molto bassi, prossimi ai valori minimi assoluti, per quasi tutto il mese di luglio, fino alle precipitazioni degli ultimi giorni del mese (media di luglio: -13 cm); un rapido incremento della quota lacuale a fine mese e, in una seconda fase, nei primi giorni di agosto, un nuovo primato del periodo (+22 cm la media mensile di agosto). A questo massimo è seguita una rapida decrescita per tutto il resto del mese e anche nella prima quindicina di settembre.

La perturbazione del 18-19 settembre, con quantitativi di precipitazione fino a 100 mm nel Sottoceneri ha nuovamente ingrossato gli immissari del lago di Lugano, determinando una risalita del livello di circa 24 cm, da 270,41 a 270,65 m s.l.m. La quota media mensile di settembre è risultata così solo di due centimetri inferiore alla media del periodo

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