Ticino

‘Abolire i ballottaggi. Una pratica democraticamente mortificante’

Per l’Mps il voto espresso dai cittadini durante le elezioni è sufficiente per eleggere i sindaci.

(Ti–Press)
18 maggio 2021
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“Un’uniformità di visioni e comportamenti”, è questo, secondo alcuni esponenti del gruppo Mps–Pop–Indipendenti, il clima che ha caratterizzato i dibattiti tra gli aspiranti sindaci che hanno scelto la via del ballottaggio durante le ultime elezioni comunali. Una pratica “democraticamente mortificante”, che ha portato il gruppo a presentare un’iniziativa elaborata volta a stralciare gli articoli che consentono la pratica del ballottaggio per l’elezione alla carica di sindaco.

I ballottaggi, si legge, sono “un’occasione che non ha nulla a che vedere con gli orientamenti, le proposte e le sensibilità politiche”, bensì con un “vantaggio competitivo in termini elettorali, soprattutto per l’elezione successiva, che la carica di sindaco comporta», con una conseguente “visibilità mediatica”. Un esercizio che sembra “avere poco o nulla a che vedere con una vera competizione democratica». Secondo i promotori il voto espresso dai cittadini durante le elezioni comunali “è più che sufficiente, e ha tutta la legittimità democratica, per stabilire chi debba assumere la carica di sindaco”.

“Nella migliore delle ipotesi questi confronti scivolano sul personale – prosegue il comunicato –, promuovono, attraverso campagne anche costose, l’immagine di uno o dell’altro; in altre parole tendono a spettacolarizzare la politica, a puntare più sulla forma che sulla sostanza, a rendere superficiale il contenuto stesso della lotta politica. E, sostanzialmente, tendono a nascondere dietro apparenti divergenze di orientamento politico quella che appare come una semplice conquista d posizione di vantaggio competitivo elettorale per il proprio partito”.