La proposta di Pronzini (Mps) non trova il sostegno della commissione Sanità che firma il rapporto di Galusero (Plr). A favore 'a medio termine' Ps e Verdi
Niente da fare per la costituzione di un ente cantonale case anziani e cure a domicilio. Oggi la commissione parlamentare Sanità e sicurezza sociale a maggioranza (Plr, Lega, Ppd, Udc) ha sostenuto il rapporto del liberale radicale Giorgio Galusero che chiede di respingere la proposta formulata nel giugno 2019 dal deputato Matteo Pronzini (Mps). La richiesta prendeva le mosse dagli episodi di tensioni e difficoltà di gestione in varie case anziani con una situazione che, a parere dell'iniziativista, era sfuggita al controllo del governo. Da qui l'idea di Pronzini di elaborare una legge che istituisse un Ente cantonale per “assicurare in modo uniforme e sufficiente su tutto il territorio cantonale” tutti i servizi in questi ambiti. La bocciatura della proposta, però, è netta. Per almeno due motivi. Il primo nasce dal progetto di riforma ‘Ticino 2020’, che ha l'obiettivo di redistribuire i compiti tra Cantone e Comuni. Ebbene, nel rapporto firmato da Galusero si legge che in merito a questi settori “perno centrale del disegno di riforma è l'adozione di un modello di cure integrate e la creazione di regioni sociosanitarie. Ed è opportuno ricordare che l'Ufficio federale della sanità pubblica vede nell'organizzazione regionale un approccio molto promettente per l'assistenza del futuro”. Il secondo motivo è la pianificazione integrata della presa a carico della terza e quarta età per il periodo 2021–2030, messa in pre-consultazione dal Dipartimento sanità e socialità il 19 febbraio. Pianificazione nella quale, riprende Galusero, “si preconizza un ruolo centrale del Cantone, delegando ai Comuni l'affinamento dello stesso, sulla base delle differenze socio-economiche e territoriali delle singole regioni”. E l'iniziativa di Pronzini “sconvolgerebbe questo importante progetto di pianificazione integrata”.
Sui banchi del Gran Consiglio approderà anche un rapporto di minoranza, però. Quello redatto da Gina La Mantia e sottoscritto da socialisti e verdi. La deputata del Ps ci spiega che «il nostro partito all'ultima conferenza cantonale ha chiesto la creazione di un ente in questo senso, quindi non potevo dire di no. È chiaro che è però un obiettivo a medio termine, inoltre la pianificazione 2021-2030 è sicuramente positiva e quindi non è il caso di stravolgere tutto. Consideriamo questa proposta più come una visione a medio termine. Ma a corto termine chiediamo di rinforzare a livello di controllo e di consulenza e sostegno l'Ufficio degli anziani».