Bellinzonese

‘Un ente comunale’ per tutte le case anziani di Bellinzona

Lo chiede l’Mps con una mozione che suggerisce anche l’inclusione delle tre strutture private e dell’Assistenza e cure a domicilio

Ti-Press
28 novembre 2021
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Costituire a Bellinzona un Ente autonomo comunale case anziani e aiuto domiciliare. È quanto propone il Movimento per il socialismo (Mps) con una mozione firmata dai propri tre rappresentanti in Consiglio comunale Matteo Pronzini, Angelica Lepori e Giuseppe Sergi. La proposta si basa sulla convinzione che “su tutto il territorio della Città debbano essere garantiti in modo uniforme e sufficienti” almeno due servizi: primo, per le persone anziane, parzialmente o completamente non autosufficienti che manifestano un bisogno di cura, assistenza o sostegno in un ambito protetto in strutture sociosanitarie per i servizi di soggiorno a tempo indeterminato, soggiorno terapeutico temporaneo, di soggiorno diurno terapeutico; secondo, per le persone che a causa di malattia, infortunio, disabilità, maternità, vecchiaia o difficoltà socio-familiari necessitano di assistenza e cura a domicilio con aiuti di economia domestica, consulenza igienica, sanitaria e sociale, educazione e prevenzione sanitaria.

Chi, cosa e come

A mente dell’Mps nell’ente dovrebbero confluire sia le attuali strutture comunali (centro Somen e case anziani Sementina, Comunale e Pedemonte), sia le strutture in cui la Città ha una partecipazione maggioritaria (Aiuto domiciliare Abad, Casa anziani Aranda di Giubiasco); inoltre la Città dovrebbe iniziare delle trattative con le case anziani private presenti sul territorio comunale (Greina, Paganini Re e Visagno) con l’intento d’integrarle nell’ente. Il cui obiettivo sarebbe di “garantire le stesse prestazioni a tutta la popolazione residente, indipendentemente dal tipo di contratto assicurativo dei singoli”. Inoltre ogni persona residente “dovrà poter aver diritto, in caso di urgenza, alle prestazioni erogate dall’ente”. Quanto poi ai rapporti di lavoro col personale, essi “saranno retti dal diritto pubblico”. In questo ambito l’ente “dovrà promuovere l’offerta formativa di personale qualificato, favorendo la conciliabilità tra lavoro e famiglia”. Sul piano organizzativo, negli organi dell’ente (comitato, assemblea e direzione) “dovrà esserci una pari rappresentatività del Comune, dei dipendenti e degli utenti”. Mentre al Consiglio comunale, oltre alla nomina degli organi statutari, spetterebbero i seguenti compiti: vigilanza, approvazione dei criteri di qualità delle cure offerte, discussione e approvazione dei conti annuali, degli obiettivi strategici e degli investimenti finanziari. Non da ultimo l’Mps chiede che le strutture stazionarie offrano unicamente camere singole, mentre eccezioni potranno essere previste su esplicita richiesta degli utenti.