Ticino

Formazione professionale, sì a ‘Più duale plus’

Il Gran Consiglio dà luce verde anche alle misure per mantenere il più alto numero possibile di posti di apprendistato. Bertoli: ‘Obiettivo raggiunto’

Ti-Press
26 gennaio 2021
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Ultimo, in ordine temporale, è arrivato il via libera parlamentare a ‘Più duale plus’, il piano che il Consiglio di Stato ha elaborato in risposta a diversi atti parlamentari per sostenere la formazione professionale nei tempi difficili della pandemia. Presentato in giugno, ha messo sul piatto 3,5 milioni di franchi l'anno per due anni con il fine di mantenere più posti di apprendistato possibili nonostante la crisi economica. Le misure le ha passate in rassegna la relatrice del rapporto commissionale Anna Biscossa (Ps), tra le più rilevanti un bonus di 2'000 franchi per ogni nuovo contratto di apprendistato e più flessibilità dei criteri formatori.

Per Paolo Ortelli (Plr) «le misure messe in atto tempestivamente dal Consiglio di Stato sono sostenute senza riserve, a inizio pandemia era subito chiaro come si fosse di fronte alla sfida di mantenere il numero maggiore possibile di posti di apprendistato messi a disposizione. L'allarme è stato raccolto dalla politica e dalle aziende formative, ora siamo di fronte a un successo». Alessio Ghisla rileva che si tratta di «misure puntuali che aiutano le aziende che ne hanno bisogno, ma sostenute da tutto il mondo di lavoro e il beneficio sarà a lungo termine. E necessarie perché il sistema duale è un'eccellenza svizzera».

Daniela Pugno Ghirlanda (Ps) dice che «le aziende formatrici sono il tassello fondamentale del sistema, riconoscendo il loro lavoro di formazione si promuove la responsabilità sociale che metterà in moto un modello inclusivo e sostenibile». Edo Pellegrini (Udc) sostiene il rapporto: «Ci saranno dei costi per la rete di ispettori ad esempio, noi siamo prudenti quando si spendono soldi ma avevamo già proposto di aumentare i fondi per la formazione professionale quindi concordiamo e votiamo sì». Sostegno anche dai Verdi con Cristina Gardenghi: «Successo delle misure grazie a strategia di base lungimirante».

Il direttore del Dipartimento educazione, cultura e sport Manuele Bertoli afferma che «questo messaggio è stato presentato non perché ci fosse la necessità formale di una base legale, che poteva essere data dalle competenze del governo, ma per dare riscontro alle mozioni su questo tema a testimonianza di quanto il tema sia sentito. C'è stato un momento di affanno per tenere in piedi un sistema importante, ben funzionante ma fragile perché dipendente dall'andamento economico. Ma l'obiettivo è stato centrato: ringrazio per gli apprezzamenti sul lavoro fatto, che rimando a tutti coloro che hanno collaborato affinché si giungesse a questo risultato non facile, con tutti i ragazzi e le ragazze collocate».

Il Gran Consiglio ha stabilito, accogliendo una mozione di Fabio Badasci (Lega), che tutti gli apprendisti nello Stato e nel parastato possano avere la tredicesima mensilità.