Ticino

De Rosa: capisco, ma priorità e forniture non dipendono da noi

Somministrazione vaccini, il responsabile del Dipartimento sanità e socialità replica al direttore di Pro Infirmis Danilo Forini

25 gennaio 2021
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"In questo momento decine di persone con disabilità ad altissimo rischio che vivono in case o reparti medicalizzati del Ticino, non solo non hanno ancora potuto beneficiare della vaccinazione, ma nemmeno sanno se e quando potranno entrare a far parte di una lista di priorità". Così scrive Il direttore cantonale di Pro infirmis Danilo Forini dopo che ieri sera al 'Quotidiano' (Rsi) il dottor Franco Tanzi, responsabile dell’area medica dell'Adicasi, l'Associazione dei direttori delle case per anziani della Svizzera italiana, ha confermato che sessanta dosi sono state impropriamente somministrate a persone non prioritarie ed esterne alle case anziani. Pro Infirmis, afferma Forini, auspica che le autorità sanitarie "possano rapidamente prendere in dovuta considerazione sia la fragilità di tutte le persone con disabilità con malattie ad alto rischio che la particolare situazione di chi tra loro vive nelle strutture a loro dedicate in isolamento e chi non può usufruire appieno delle offerte ambulatoriali, andando a gravare sui sempre più stremati familiari curanti". Aggiunge il direttore di Pro Infirmis: "Le forniture di vaccini sono in ritardo. Lo sappiamo, ci vuole pazienza. Ma occorre anche qualche rassicurazione sulle priorità dedicate a questa popolazione fragile in modo di affrontare le prossime settimane e i prossimi mesi potendo dire a loro tutti, alle famiglie e agli operatori: 'teniamo duro. Dai, che presto arriva il vaccino' ”.

«Da parte nostra c'è grande sensibilità e grande attenzione verso le persone con disabilità e comprendo molto bene la necessità di avviare quanto prima la vaccinazione nelle strutture che le ospitano», afferma il direttore del Dipartimento sanità e socialità Raffaele De Rosa, contattato dalla 'Regione' -.  Tuttavia le priorità per quel che riguarda le vaccinazioni non le decide il Cantone ma vengono stabilite e comunicate dalla Confederazione. Molto poi dipende anche dalla fornitura delle dosi. Settimana scorsa abbiamo appreso che purtroppo ci sono ritardi nelle forniture e addirittura annullamenti di forniture: un fulmine a ciel sereno, che ci ha costretti a rivedere anche la pianificazione dei centri vaccinali in Ticino. Abbiamo nel frattempo ricevuto dal consigliere federale Berset rassicurazioni che la situazione è temporanea e che dalla seconda metà di febbraio dovrebbe migliorare. Spero quindi che non appena le forniture riprendono normalmente si possa procedere con la vaccinazione almeno degli ultra 65enni che sono residenti nelle strutture per persone con disabilità».