Ticino

Bertoli e De Rosa: ‘Ecco le nostre priorità’

I due ministri spiegano come intendono impiegare i 30 milioni di franchi di 'compensazioni sociali' previsti dal pacchetto fiscale bis presentato oggi

La decisione sugli sgravi fiscali è stata presa all’unanimità in governo (ti-Press)
10 luglio 2019
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Una decisione presa all’unanimità in governo, quindi, quella che ha dato il via libera al pacchetto fiscale. Appoggiata pure da un Manuele Bertoli, direttore del Dipartimento educazione cultura e sport che, interpellato dalla ‘Regione’, si dichiara «ancora concettualmente critico verso l’abbassamento del moltiplicatore», ma aggiunge che «molti fattori hanno fatto pendere il piatto della bilancia verso il sì a questa riforma». Partendo «dal fatto che dall’abbassamento del 5% iniziale, si è passati per i prossimi cinque anni al 2%: un risultato già interessante». E, per lo stesso lasso di tempo, «questa riforma non costerà. L’ho potuta quindi appoggiare in un quadro di compromesso: circa 30 milioni di sgravi, ma anche circa 30 milioni per la socialità e la scuola». E i 17 milioni per la scuola avranno una direzione prioritaria: le misure condivise de ‘La scuola che verrà’. Vale a dire «Classi con massimo 22 allievi alla Scuola elementare e media, un docente di appoggio generalizzato per le classi di Scuola d’infanzia e l’introduzione, nel primo biennio di Scuola media, dei laboratori in italiano, matematica e tedesco».

Anche Raffaele De Rosa, direttore del Dipartimento sanità e socialità, ha fissato le priorità per i 15 milioni previsti per le misure in favore della socialità: «Il primo ambito dove vogliamo intervenire è la riduzione del peso dei premi di cassa malati. Poi misure a sostegno degli assegni Afi/Api, per rafforzare alcuni provvedimenti già in atto per il reinserimento professionale delle persone in assistenza e ne stiamo valutando anche per ridurre la burocrazia nelle procedure di richiesta di prestazioni».