Ticino

Durisch (Ps): ‘Casi di rigore bene, ma non ci si fermi qui’

Il capogruppo socialista chiede che vengano evasi in fretta gli atti sul Covid pendenti nella commissione della Gestione inerenti alle misure economiche

Ivo Durisch a colloquio con il direttore del Dfe Vitta (Foto Ti-Press)
24 dicembre 2020
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75 milioni per i casi di rigore possono bastare? Per il Ps è un “Sì, però”. «Anche secondo noi va data assoluta priorità ai casi di rigore, per arrivare a gennaio in parlamento» premette da noi contattato il capogruppo del Partito socialista Ivo Durisch. «Ma non ci si fermi qui», avverte. Perché «il momento del bisogno è questo. Se l’incendio è adesso i pompieri devono agire adesso».

E quindi martedì, nell’ultima riunione della commissione della gestione per il 2020, «ho detto che certamente la priorità va data ai casi di rigore. Ma pure che deve essere trattato il prima possibile il messaggio governativo sulla rendita ponte Covid, che ha preso spunto dalla mia mozione che chiedeva l’istituzione di un fondo sociale». E «subito», ripete Durisch. Assieme «a tutto quello che è pendente in Gestione a livello di atti parlamentari per fronteggiare le conseguenze della pandemia. Ce ne sono di nostri sulle questioni degli affitti, dei sussidi ai premi di cassa malati, del personale domestico sul quale ci sono richieste condivise anche dal Ppd, aiuti extra per il settore della cultura...».

Insomma, andrà presa posizione. «Certo. Bisogna mettere ordine in questi atti, valutare se sono già coperti da altre prestazioni federali o cantonali. Se non fosse questo il caso, si prenda una decisione politica e non vengano messi nel cassetto».

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