Ticino

'Acquisto edificio Efg, il governo rinegozi il prezzo'

Riorganizzazione logistica della magistratura, la commissione parlamentare della Gestione propone inoltre di inserire nello stabile anche il Ministero pubblico

3 novembre 2020
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Riorganizzazione logistica della magistratura: due le richieste al Consiglio di Stato. Quella di riaprire, se possibile, le trattative con Efg per rivedere al ribasso il prezzo (oggi 80 milioni di franchi) per l’acquisto a Lugano dell’imponente stabile della banca. E quella di approfondire un nuovo scenario rispetto all’assetto prospettato dal messaggio governativo: un nuovo scenario che contempla il trasferimento anche del Ministero pubblico nel citato edificio in modo da garantire la sua piena occupazione. La duplice richiesta è stata formalizzata ieri all’indirizzo del governo dalla commissione parlamentare della Gestione. «È ormai chiaro che il messaggio del Consiglio di Stato così come impostato oggi non supererebbe lo scoglio commissionale e non otterrebbe neppure il via libera del plenum del Gran Consiglio - osserva il presidente della Gestione Matteo Quadranti -. Sull’invito al governo di tornare a sedersi al tavolo con Efg per spuntare un prezzo inferiore è d’accordo l’intera commissione. La proposta di occupare lo stabile in modo diverso da quello indicato dal Consiglio di Stato arriva da una parte della Gestione: sarebbe una soluzione di compromesso - continua il deputato liberale radicale - sulla quale convergono quasi tutti i gruppi». Quasi tutti. Tiepido è infatti il Ppd. «Per noi resta di fondo una certa perplessità sul fatto che le autorità giudiziarie che oggi sono a Locarno e a Bellinzona verrebbero tutte portate a Lugano» spiega il capogruppo in parlamento dei popolari democratici e membro della ‘Gestione’ Maurizio Agustoni. Che aggiunge: «Abbiamo sempre sostenuto la necessità di avere dei presidi dello Stato un po’ in tutte le regioni. In questo caso si andrebbe in controtendenza».

Il nuovo possibile scenario

Il nuovo scenario logistico elaborato dalla Gestione non stravolge l’assetto concepito dall’Esecutivo. La commissione suggerisce di concentrare nello stabile Efg tutte le autorità giudiziarie civili e penali. Compresa la Procura e, riprende Quadranti, «la Magistratura dei minorenni», che il governo propone di lasciare, sia l’una che l’altra, al Palazzo di giustizia, sempre a Lugano. Nell’edificio Efg troverebbero così posto il Tribunale d’appello - inclusi quindi il Tribunale penale cantonale e la Corte di appello e revisione penale, che attualmente è a Locarno - l’Ufficio dei giudici dei provvedimenti coercitivi, la Pretura penale (ora con sede a Bellinzona), la Pretura civile di Lugano, il Tribunale d’espropriazione, il Consiglio della magistratura e appunto il Ministero pubblico (compresi i magistrati adesso operativi a Bellinzona) e la Magistratura dei minorenni, ed eventualmente anche parte della Polizia giudiziaria.

Nel messaggio che il Consiglio di Stato ha varato quasi un anno fa all’attenzione del parlamento con la richiesta di credito di 80 milioni per l’acquisto dello stabile di proprietà della banca, si parla pure della ristrutturazione del Palazzo di giustizia. La riorganizzazione logistica della magistratura ammonterebbe complessivamente a quasi 224 milioni di franchi. Tutt’altro che bruscolini. «La commissione parlamentare - fa sapere ancora Quadranti - suggerisce di collocare al Palazzo di giustizia quei servizi amministrativi che il governo propone di inserire nello stabile Efg una volta acquistato, ovvero gli uffici dei fallimenti, di esecuzione e dello stato civile nonché l’Autorità di prima istanza Lafe». Servizi amministrativi luganesi che a Palazzo di giustizia, in linea in questo con quanto prospettato dal governo, «condividerebbero gli spazi con il Servizio nuove entrate-Ufficio della migrazione, l’Ufficio del registro fondiario e l’Ufficio dell’incasso e delle pene alternative». La Polizia cantonale, prosegue Quadranti, «potrebbe restare nell’ala del Palazzo di giustizia che si affaccia su via Bossi, se non vi fossero più locali disponibili nell’edificio Efg una volta occupato dalle autorità giudiziarie».

Tale dunque la pianificazione logistica che la commissione chiede al Consiglio di Stato di valutare. «Se per finire - considera il presidente della Gestione - si dovessero spendere 80 milioni di franchi, meglio ovviamente un importo inferiore, per l’acquisto dello stabile della banca, avremmo perlomeno, con questa soluzione di compromesso, la sicurezza della sua piena occupazione. Di riflesso, con la concentrazione dei servizi amministrativi nel Palazzo di giustizia resterebbero ancora, in base a nostri calcoli, degli spazi liberi che il Cantone non necessariamente sarebbe tenuto a ristrutturare. Perlomeno non in tempi brevi. In altre parole, l’obiettivo della Gestione è di ottimizzare l’occupazione dell’edificio Efg, in modo da rendere plausibile il costo dell’operazione, e di avere un margine di manovra e di risparmio con il Palazzo di giustizia».