Il giudizio sulle prime due settimane di scuola da parte del sindacato degli studenti è alquanto critico
Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (Sisa) non è soddisfatto del bilancio delle prime due settimane del nuovo anno scolastico: affollamento del trasporto pubblico casa-scuola – con tutti i rischi sanitari del caso, pressioni sulle studentesse e gli studenti per “riprendere in fretta il programma”, verifiche su temi introdotti durante il semestre di scuola da casa, sono solo alcuni dei problemi che sono stati segnalati dalle studentesse e studenti al Sisa.
"Per le scuole professionali - si legge in una nota - è stato fissato a ottobre il recupero degli esami di maturità professionale non sostenuti durante lo scorso semestre e gli studenti sono obbligati a frequentare delle lezioni di recupero ogni sabato, la cui comunicazione in alcune scuole è stata trasmessa solamente due giorni prima dello svolgimento delle stesse: lo scorso giugno agli studenti era stato comunicato che con grandi probabilità l’esame sarebbe stato annullato. Insomma, dopo un periodo difficile, le studentesse e gli studenti si trovano confrontati con una sfida che appesantisce il già eccessivo carico di lavoro del corpo studentesco, oltre che essere obbligati a dover rinunciare alle attività sociali e sportive programmate durante il sabato, momenti fondamentali nella vita sociale dei giovani".
Infine, "nonostante la pandemia abbia generato delle ricadute finanziarie per diversi nuclei famigliari, nessuna misura di sostegno straordinario è stata offerta agli studenti per coprire i propri costi di formazione. In questo contesto nessun corso di recupero gratuito e pubblico è stato introdotto, mentre il Dipartimento ha addirittura appaltato questo compito a un ente privato, il quale servizio è naturalmente a pagamento: in questo modo – in barba al diritto allo studio – il Decs non fa altro che alimentare la selezione sociale nelle scuole, dove se te lo puoi permettere hai accesso ai corsi di recupero e sostegno allo studio".
Da qui una lettera del Sisa al Decs in cui si chiede, tra le altre cose, di rafforzare l'effettivo del corpo docenti; sussidi per acquistare materiale informatico per l'insegnamento a distanza; la distribuzione di mascherine riutilizzabili certificate; annullare il recupero degli esami di maturità professionale e tutte le attività valutative previste fino al 19 ottobre. Inoltre si chiedono corse supplementari dei mezzi pubblici per evitare l'affollamento.