Ticino

Più di 9 milioni per opere di canalizzazioni e depurazione

Otto milioni e mezzo andranno a favore di 44 Comuni ticinesi, mentre altri 500mila franchi agli impianti di smaltimento delle acque presso le capanne alpine

'L'essenziale è invisibile agli occhi', Antoine De Saint-Exupery (Ti-Press)
29 maggio 2020
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Il Consiglio di Stato ha licenziato il messaggio di un credito di 8'531’109 franchi per il sussidio delle opere di canalizzazione e di depurazione delle acque luride approvate nel 2019 a favore di 44 Comuni, di un credito di complessivi 279'226 franchi per il sussidio di due opere di canalizzazione a favore del Consorzio depurazione acque di Lugano e dintorni (CDALED) e di un’opera di canalizzazione a favore dell’Agenzia Nuovo Quartiere Cornaredo (NQC). 

Il finanziamento cantonale è destinato ai seguenti Comuni: Acquarossa, Airolo, Aranno, Arbedo-Castione, Arogno, Bedano, Bedigliora, Bellinzona, Biasca, Bioggio, Blenio, Bodio, Breggia, Brissago, Cademario, Capriasca, Caslano, Castel San Pietro, Chiasso, Croglio, Dalpe, Gambarogno, Locarno, Losone, Lugano, Lumino, Maggia, Melide, Mendrisio, Mezzovico-Vira, Monteceneri, Morbio Inferiore, Morcote, Muzzano, Novazzano, Prato Leventina, Quinto, Riva San Vitale, Ronco Sopra Ascona, Sant'Antonino, Stabio, Torricella-Taverne, Vernate e Vogorno.

Per la prima volta un sostegno diretto alle capanne

Inoltre il governo ha previsto un credito di 500'000 franchi che, per la prima volta, mira a garantire un sostegno diretto per il rinnovo degli impianti di smaltimento delle acque di scarico esistenti presso le capanne alpine aperte al pubblico che sono di proprietà di enti pubblici o associazioni che promuovono l'alpinismo e l'escursionismo.

Per il Consiglio di Stato questo sostegno è giustificato, da un lato, dalla necessità di "garantire uno smaltimento delle acque ineccepibile dal profilo tecnico, in quanto si tratta di zone particolarmente pregiate dal profilo naturalistico e turistico"; e dall’altro, dal fatto che il mantenimento di questi impianti allo stato della tecnica è un’operazione "particolarmente onerosa, sia per la loro ubicazione discosta sia per l’altitudine elevata che riduce le prestazioni degli impianti di trattamento delle acque".

A livello di prevenzione negli scorsi anni il Dipartimento del territorio si è già adoperato con campagne di sensibilizzazione rivolte a gestori e proprietari di capanne alpine, per ridurre al minimo la produzione di rifiuti e i consumi d’acqua, e per favorire l’impiego di prodotti di pulizia biodegradabili.