Settanta personalità firmano un appello: 'Fermo sostegno alle misure varate dal Cantone. In questo momento servono interventi coraggiosi'
La chiusura di tutte le attività non essenziali e l'obbligo di non andare a fare la spesa imposto agli over-65 in Ticino non si toccano. Nelle scorse ore si sono moltiplicati i messaggi a sostegno delle misure introdotte dal Consiglio di Stato sabato e dichiarate tecnicamente illegali da Berna ieri (una soluzione potrebbe arrivare domani, con la creazione di una 'finestra di crisi' attorno al cantone).
Alle prese di posizione se ne aggiunge una sottoscritta da una settantina di ricercatori e medici ticinesi: "Queste misure – si legge nell'appello –, sicuramente dolorose per l’economia ticinese e svizzera, sono però indispensabili per rallentare il diffondersi della malattia e evitare il collasso del sistema sanitario con conseguenze gravissime per tutti. È quindi con rammarico che abbiamo appreso che alti funzionari della Confederazione considerano le misure adottate in Ticino illegali". Medici e ricercatori "in questa situazione eccezionale" fanno appello "a tutti affinché si abbia il coraggio di prendere decisioni incisive a tutela della salute pubblica senza temporeggiare". Chiaro e "fermo" quindi il sostegno alle misure varate dal Consiglio di Stato ticinese. La speranza, concludono, è ora che "il Consiglio Federale nella seduta di mercoledì, riconosca l’assoluta necessità dei passi intrapresi in Ticino".