Lettera aperta al Consiglio federale sottoscritta da diverse personalità del nostro cantone: 'Sosteniamo con forza le misure del Consiglio di Stato'
"Lodevoli Consiglieri federali, la situazione è grave". Così inizia 'APPELLO DAL TICINO', una lettera all'attenzione del Consiglio federale sottoscritta da diverse personalità del nostro cantone, dai sindaci dei principali distretti alla deputazione ticinese a Berna, dagli imprenditori e scienziati ai gran consiglieri. Tutti per manifestare il proprio sostegno alle misure adottate dal governo ticinese.
"Il Consiglio di Stato ticinese – si legge nel testo –, a partire da lunedì 23 marzo ha fermato l'edilizia, l'industria non legata a settori di vitale importanza, l'amministrazione pubblica e tutte le attività non fondamentali. Noi sosteniamo con forza e determinazione queste misure, che trovano ampia adesione da parte dei cittadini e dei partner sociali".
"Se non si desidera arrivare a un 'coprifuoco' generalizzato imposto dalla Confederazione – avvertono i firmatari – è necessario fermare subito ogni attività economica e sociale non indispensabile alla vita". E più avanti: "In Ticino si ha la consapevolezza di dover far fronte a questa sfida epocale mettendo in campo tutte le restrizioni che permetteranno di evitare un destino ancora più duro. La classe medica d’altronde si è schierata in favore di questi provvedimenti drastici per proteggere la salute dei cittadini". E aggiungono, "dobbiamo infine impedire ad ogni costo che nella popolazione continui a serpeggiare l'idea che le ragioni dell'economia prevalgano sulla salute della comunità e dei singoli cittadini e di conseguenza su tutta la nazione".
Infine l'appello: "Lodevoli Consiglieri federali, sfide straordinarie necessitano decisioni straordinarie. Contiamo su di voi e voi potete contare su di noi!".