Ticino

Il Ticino fanalino di coda nella spesa per la scuola

Terzultimo per rapporto al totale della spesa pubblica. Le ragazze che conseguono la maturità sono triplicate nel corso degli ultimi 30 anni

Foto Ti-Press
13 febbraio 2020
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La spesa per l’educazione è cresciuta molto in termini assoluti tra il 1990 al 2016 e in maniera costante in termini percentuali (dal 18,3% al 23% della spesa complessiva di Cantoni e Comuni. Nel confronto intercantonale, il Ticino risulta però essere al 23mo posto (su 26) se si prende a riferimento il rapporto tra spesa per l’educazione e spesa pubblica complessiva.

Al primo posto Friburgo (4,5%), all’ultimo il Grigioni (19,1%). Posizione, quella del Ticino, che scende al 24mo posto se invece tale rapporto è fatto rispetto al Prodotto cantonale lordo (il 3,9%). Friburgo spende più del doppio (8,2) rispetto al Pil.

È uno dei dati salienti che emergono sfogliando 'Scuola ticinese in cifre 2019', una pubblicazione annuale curata dal servizio di statistica della Divisione della scuola del Decs e che prende in considerazione tutti gli ordini scolastici: dalla grado primario al quello terziario universitario e no.

Corsi attitudinali 

Per rimanere al Grado secondario I (la scuola media), dalla statistica relativa all’anno scolastico 2017/2018 emerge che a frequentare tutti e due i corsi attitudinali nel secondo biennio erano tendenzialmente allieve (61,9% contro il 53,5% dei maschi), allievi svizzeri (63,8% contro il 38,3 degli stranieri) e di madre lingua italiana (61,8% conto il 41,7% di altra lingua madre). Gli allievi che frequentavano le scuole medie nell’anno 2017/2018 erano 12’911 su un totale di 56’245.

Corsi di base

A frequentare entrambi i corsi base erano invece tendenzialmente allievi maschi (27,8% conto il 21,6% delle femmine), stranieri (38,8% contro il 20,3% degli svizzeri) e allievi non di lingua madre italiana (34% contro il 22,3%). "Ciò indica che oggi la probabilità di avere accesso ai corsi attitudinali e alle opportunità formative e professionali che la loro frequenza consente è statisticamente correlata a fattori inalterabili di tipo personale, aspetto problematico che necessita di un cambiamento", scrive Manuele Bertoli, consigliere di Stato e direttore del Decs nella prefazione della pubblicazione.

In trent'anni le donne che conseguono la maturità sono triplicate

Altro dato interessante riguarda l’evoluzione de tasso di maturità liceale e cantone di commercio degli allievi domiciliati in Ticino secondo il sesso. Il tasso dei ‘maturati’ maschi è stabile da un trentennio (passando dal 22% del 1980 al 23,2% del 2016). Il tasso delle ragazze con un diploma di maturità è quasi triplicato: dal 12,6% del 1980 al 31,4% del 2016.