Ticino

Occhio con le larve della processionaria del pino

Nelle prossime settimane sono previsti degli spostamenti di bruchi sugli alberi e sul terreno. Rischi per piante, persone e animali

Il fenomeno è presente in alcune aree del Canton Ticino
20 gennaio 2020
|

Nelle prossime settimane si potranno osservare spostamenti di larve pelose di lepidotteri (bruchi) lungo i tronchi degli alberi e sul terreno, sia nei giardini sia nel bosco. Stando a quanto comunicato dal Dipartimento del territorio (Dt) Il fenomeno è presente in alcune aree del Cantone Ticino.

Cos’è la Processionaria del pino

L'Uffcicio del medico cantonale spiega che la processionaria del pino "è una farfalla le cui larve (o bruchi) si sviluppano sulle conifere, in particolare pini, arrecando danni alle piante e causando a persone e animali reazioni cutanee irritative e allergiche, a volte allergie gravi". Le larve della processionaria del pino sono presenti sulle piante dall’autunno fino alla primavera. 

Come identificarle

Mentre in autunno risulta difficile l’individuazione dei primi nidi, "nel periodo invernale – spiegano dal Dt – la presenza di questo insetto è facilmente rilevabile grazie alla vistosità dei grossi nidi biancastri di svernamento, costruiti sulla parte più soleggiata delle chiome delle piante ospiti. Le larve mature hanno capo nero e corpo grigiastro, su cui spicca il rosso fulvo dei ciuffi di peli urticanti; lateralmente sono presenti lunghi peli biancastri e il colore tende al giallastro".

Quali rischi

In caso di forti attacchi i pini colpiti possono essere completamente privati degli aghi. Infestazioni ripetute per più anni influiscono negativamente anche sulla crescita e possono inoltre indebolire le piante al punto da predisporle a successivi attacchi di insetti e di patogeni di debolezza. Per quanto riguarda le persone, l'Ufficio del medico cantonale avverte che "le infestazioni di processionaria del pino rivestono una non trascurabile importanza igienico-sanitaria poiché a partire dal terzo stadio larvale le larve portano sul dorso peli urticanti, conformati come dei piccoli arpioni, che possono essere facilmente liberati nell’aria e trasportati dal vento. Questi peli urticanti possono causare dolorose infiammazioni se vi è un contatto con la pelle e anche gravi reazioni se inalati".

Precauzioni da adottare

Ecco le raccomandazioni:

- Non avvicinarsi e non sostare sotto piante infestate.
- Tenere i cani al guinzaglio nelle zone di presenza dei nidi.
- Raccomandare ai bambini di non toccare i bruchi in fila.
- Non tentare di distruggere i nidi con mezzi artigianali poiché ciò favorisce la diffusione nell’ambiente dei peli urticanti.
- A fine inverno-inizio primavera, quando si possono osservare con particolare frequenza le processioni di larve lungo i tronchi o sul terreno, evitare di raccogliere i bruchi senza protezioni e con mezzi inadeguati (scope, rastrelli, ecc.)
- Lavare abbondantemente frutti e prodotti di orti in prossimità di pini infestati.

In caso di contatto di persone o animali domestici con i peli urticanti possono manifestarsi reazioni cutanee con prurito e, in individui predisposti, reazioni allergiche anche importanti. Generalmente è sufficiente lavare la pelle (ev. corpo e capelli) con acqua e sapone. Per asportare peli ancorati alla pelle si può usare del nastro adesivo. In caso di forte prurito la polvere di talco mentolato calma la pelle.

Il Dipartimento ricorda che "le rare situazioni di reazione allergica generalizzata (sintomi respiratori), oppure di congiuntivite causata dal contatto di peli urticanti con gli occhi, o ancora di ingestione di peli o larve, richiedono l’intervento medico".

In giardino

Per quanto riguarda i giardini il consiglio è quello di eliminare i nidi ancora nelle prossime settimane ed in ogni caso prima della discesa dei bruchi lungo il tronco, proteggendosi in modo adeguato con guanti e vestiti lunghi ed eventualmente mascherine, tagliando i rametti sui quali si trovano i nidi, assicurandosi che all’interno vi siano ancora le larve e immergendoli in acqua molto calda contenente abbondante sapone di Marsiglia. In questo modo le larve vengono completamente annientate. Particolare attenzione deve essere prestata alla sicurezza durante questa operazione, in considerazione della posizione dei nidi alle estremità delle chiome degli alberi e alle conseguenti possibili cadute. Si suggerisce quindi di affidare queste mansioni a personale qualificato.

Infine il Dt segnala che La Legge federale sulle foreste vieta l’uso di qualsiasi prodotto antiparassitario nel bosco, per cui la Sezione forestale non prevede l’utilizzo di fitofarmaci o pesticidi. In casi particolari e limitatamente al bosco si consiglia di contattare l’Ufficio forestale di circondario più vicino e di verificare la situazione con i forestali che proporranno ai proprietari delle misure adeguate.