L'obiettivo è quello di aderire al parco tecnologico nazionale che mira a diventare una piattaforma di cooperazione tra imprese e istituti universitari
La prima candidatura, nel 2015, non andò bene e fu respinta. Il Cantone Ticino allora puntava su “Fashion, Luxury and Data Logistics” quali punti qualificanti per aderire allo Swiss innovation park, il parco tecnologico nazionale che mira a diventare una piattaforma di cooperazione tra imprese e istituti universitari, allo scopo di svolgere congiuntamente attività di ricerca e innovazione. Il Ticino ci riprova, quindi, con una nuova candidatura elaborata dalla fondazione Agire – su mandato del Consiglio di Stato – e associata all’Innovation Park di Zurigo. Il parco tecnologico sarà organizzato in Centri di competenza e sarà gestito dalla Fondazione Agire con un supporto di un advisory board. La tempistica di approvazione è stimata in 15-18 mesi.
«L’innovazione tecnologica è il motore delle società avanzate», ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione del progetto Giambattista Ravano, presidente della Fondazione Agire il quale precisa che il modello economico «è molto cambiato negli ultimi anni proprio grazie alla tecnologia». Da qui l’esigenza di trovare modi nuovi per sviluppare le imprese. «Le aggregazioni di competenze fra vari attori (centri di ricerca, università e aziende) sono una strada da percorrere per gestire il cambiamento tecnologico e trarre beneficio sia economico, sia sociale», ha continuato Ravano. Il modello dei parchi tecnologici che si è affermato in Svizzera e all’estero ha visto il Ticino un po’ prudente in passato. «Ora ci sono le condizioni per entrare a pieno titolo in questa rete di incubatori tecnologici». Ricordiamo che l’iniziativa dello Swiss innovation park è senza scopo di lucro. L’ente pubblico è uno degli attori assieme a università e aziende del territori che dovrebbero alimentare un circolo virtuoso e un ecosistema che – nelle intenzioni – dovrebbe autogenerarsi.
A questo dovrebbe contribuire anche la recente collaborazione sull’asse Ticino-Zurigo attraverso la Greater Zurich Area a cui ha aderito lo scorso gennaio il Ticino. «Secondo uno studio della Commissione europea, proprio queste due regioni sono ai vertici in Europa per quanto riguarda le performance dei sistemi d’innovazione», ha spiegato Stefano Rizzi, direttore della Divisione economia del Dfe. Su 238 regioni, al 1° posto c’è Zurigo e al 2° il Ticino. «La rete dei futuri Centri di competenza si estenderanno all’intero territorio cantonale», afferma Lorenzo Ambrosini, direttore della Fondazione Agire. Allo stato attuale – continua Ambrosini – sulla base degli interessi espressi dalle aziende che sono impegnate con una lettera d’intenti sono stati definiti i seguenti centri: Life sciences; Ict (Blockchain, software&data engineering, intelligenza artificiale); Smart civil engineering e quello sui droni.