Ticino

Argo 1, la Cpi: 'Omissioni, reticenze e versioni concordate'

Pubblicato oggi il rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla controversa gestione del settore dell'asilo

Ti-Press
6 febbraio 2019
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Caso Argo 1: è uscito oggi l'atteso rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta. E già nella ‘Premessa’, a pagina 3 delle 132 di cui consta il documento, la Commissione parlamentare d’inchiesta non usa giri di parole. “Pur sollevata dal fatto che non sia stata provata la corruzione – scrive la Cpi riferendosi al decreto d’abbandono del pg Andrea Pagani nei confronti dei funzionari che si sono occupati del mandato alla Argo 1 –, la nostra Commissione non può non sottolineare come in questa vicenda siano state ripetutamente violate le principali regole alla base della gestione della cosa pubblica: la Legge sulle commesse pubbliche e il relativo regolamento; il Regolamento sulle deleghe; nonché la Legge sulla gestione finanziaria dello Stato e il relativo regolamento, segnatamente per quanto attiene al controllo interno”. Niente di penale, come appurato dalla magistratura inquirente, ma manifeste carenze amministrative per citare le parole pronunciate dal procuratore generale, spiegando lo scorso dicembre le ragioni dell’archiviazione del procedimento a carico degli ex funzionari del Dss interessati dal caso Argo 1.

E ancora: “Dal rapporto che presentiamo oggi emerge un quadro preoccupante e desolante circa la superficiale conduzione del settore dell’asilo negli scorsi anni (le nostre verifiche partono dal 2012)”, annota la Cpi. E poi l’affondo: “Omissioni, segreti, reticenze, versioni concordate, ritrattazioni sono spesso stati al centro degli interrogatori compiuti dalla Cpi per far luce su una vicenda  per la quale, se tutti avessero detto la verità con umiltà e trasparenza sin dall’inizio, si sarebbero risparmiati  molto tempo e molto denaro, e si sarebbero evitate molte parole inutili e molti sospetti”. Più esplicita di così la Commissione non poteva avere.

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