Ticino

'Le zone dell'abbonamento Arcobaleno vanno riviste'

Lo chiede in una mozione il deputato socialista Bruno Storni. Attenzione particolare alle zone urbane, 'non equilibrate e logiche'.

24 gennaio 2019
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Una mozione nella quale si chiede che “vengano finalmente riviste le zone dell’abbonamento Arcobaleno in particolare quelle urbane, non particolarmente equilibrate e logiche". È il succo di un atto parlamentare del deputato socialista Bruno Storni. Attenzione viene data alle diverse zone: "Ad esempio  in quella Locarno (zona 30) è esclusa la zona industriale del Zandone (seppur servita dalla linea urbana 7) e Gordola. In quella di Lugano (zona 10) è escluso il  Centro Studi di Trevano. Quindi per chi vive in uno di questi centri o lavora al Zandone o studia a Trevano – sottolinea il granconsigliere del Ps –  ha bisogno di un abbonamento a 2 zone pur essendo il percorso di pochi chilometri e di fatto nell’area urbana. Anomalie che vanno corrette. Mentre per il Mendrisiotto è tuttora suddiviso in  due zone periferiche al polo di Lugano (11 e 12) come 20 anni fa quando nel frattempo ha le caratteristiche di trasporto pubblico di una zona urbana. Si auspica che per la tanto decantata 'rivoluzione' del trasporto pubblico in Ticino del 13 dicembre 2020 (apertura Galleria di Base del Ceneri) si corregga e aggiorni il sistema alla situazione del trasporto pubblico 2020 e non si rimanga a quella del 1997”.

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