Ticino

Maltempo, tetto scoperchiato a Giubiasco, lamiere sul treno

Allarme in Ticino, forti raffiche di vento, piante cadute e varie strade chiuse. Un vetro rotto al trenino Lugano-Ponte Tresa causa disagi

(foto Rescue Media)
29 ottobre 2018
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Non si placa il maltempo che nel weekend ha colpito la Svizzera e il Ticino in particolare. Intense precipitazioni con venti tempestosi: l'improvviso cambiamento meteorologico sta colpendo soprattutto il sud delle Alpi, come anche il Vallese e i Grigioni. In Ticino, Vallese e Grigioni vi è il più grande pericolo di inondazioni e di colate di detriti. 

In serata si contano i primi danni. Strade chiuse per caduta di alberi, vetri del treno rotti e un tetto scoperchiato a Giubisco

Prima delle 17.30 presso una ditta attiva nella produzione di rivestimenti per pavimenti in via Industrie a Giubiasco è crollato parte del tetto (stando ad una prima valutazione circa 40 metri quadrati). Alcune lamiere del rivestimento sono finite sulle strade adiacenti la struttura, sulla ferrovia, colpendo un treno in transito, e su un'abitazione privata della zona, che ha riportato danni. Secondo la polizia cantonale, non si lamentano feriti. L'azienda è stata prontamente evacuata e sono attualmente in corso la valutazione dei danni e le attività di messa in sicurezza della copertura. Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia cantonale, della Polizia comunale di Bellinzona, i pompieri di Bellinzona e i soccorritori della Croce Verde di Bellinzona. Per ragioni di sicurezza via delle Rongie e Via Ferriere sono state sbarrate alla circolazione mentre il traffico ferroviario viene monitorato.

In serata, fermo anche il trenino Lugano Ponte Tresa all'altezza di Agno, sembra dalle prime infomazioni, per un vetro rotto (vedi foto). I passeggeri transitano in bus tra Magliaso e Agno.  

 
Le seguenti strade chiuse per danni del maltempo: 

Agno direzione Breno, tra Vernate e Iseo strada chiusa; tra Rovio e H2 strada chiusa in entrambe le direzioni; tra Vico Morcote e Carona strada chiusa in entrambe le direzioni; tra Barbengo e Agra in entrambe le direzioni, problemi di traffico; tra Seseglio e Pedrinate la strada è chiusa in entrambe le direzioni; tra Mairengo e Osco la strada è chiusa in entrambe le direzioni; tra Riva San Vitale e Brusino Arsizio strada chiusa in entrambe le direzioni. 

A partire dalle ore 19.30 il Corpo Pompieri Melide è intervenuto per molteplici chiamate dovute ad alberi caduti, tetti scoperchiati, locali allagati nei comuni di Melide, Morcote, Vico Morcote, Arogno e Maroggia. Per far fronte alle diverse richieste sono stati organizzati 5 squadre di militi con i relativi mezzi. Attualmente sono impiegati 20 militi 5 veicoli leggeri. Al momento tutte le squadre sono ingaggiate sui vari fronti.

 

Albero sulla linea elettrica, ferrovia Vigezzina-Centovalli chiusa 

La linea ferroviaria di collegamento tra Domodossola e Locarno è bloccata da questa sera. A poche centinaia di metri dall'ingresso a Santa Maria Maggiore alcune piante sono state sradicate proprio dal forte vento, cadendo sulla strada statale e richiedendo l'intervento dei Vigili del Fuoco. Una delle piante ha provocato un danno sulla linea trifase e di contatto della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, che al momento risulta quindi interrotta. I lavori di ripristino della linea potranno iniziare solo quando le condizioni meteo lo consentiranno. La chiusura della ferrovia è dunque certa per domani, martedì 30 ottobre. Data anche l'attuale interdizione al traffico per i bus sulla SS34 del Lago Maggiore, la Ferrovia non potrà istituire i consueti servizi sostitutivi in bus con trasbordo via lago.

 
Salito il Lago Maggiore, colata di detriti a Vira Gambarogno, acqua non potabile a Semione e Ludiano

In Ticino, allerta di grado 4 sarà infatti in vigore in tutto il Sopraceneri. Un'allerta che stando a MeteoSvizzera si concluderà solo domani mattina, anche se le precipitazioni dovrebbero prolungarsi almeno fino a mercoledì. Confermato il grado 3 nel Sottoceneri. Precipitazioni che hanno già generato alcuni disagi, come il cospicuo innalzamento del Lago Maggiore, la colata di detriti sulla strada cantonale in zona Vira Gambarogno e l'acqua non potabile nelle frazioni di Ludiano e Semione.  

In serata sono inoltre previste forti nevicate (allerta di grado 3) sopra i 1'200 metri. Le regioni più interessate saranno la Leventina, la Val Bedretto e l'Alta Vallemaggia, dove si prevedono forti disagi a causa di una violenta perturbazione accompagnata da vento freddo e raffiche. Neve che ha già comportato la chiusura di alcuni passi alpini. Novena, Gottardo e Lucomagno sono infatti stati chiusi. Pure il San Bernardino non è transitabile, così come Furka, Oberalp, Susten e Klausen. 

 

 

La polizia invita alla prudenza: alla guida solo se è necessario 

La Polizia cantonale, l'Ufficio dei corsi d'acqua e l'Ufficio pericoli naturali del Dipartimento del territorio, a causa delle piogge intense e del forte vento previsti nelle prossime ore e fino alla mezzanotte di oggi, invitano la popolazione, soprattutto nelle valli del Sopraceneri, a prestare estrema attenzione durante la serata e la notte, in particolare:

  • a utilizzare il veicolo privato solo se strettamente necessario
  • a non sostare su ponti o in prossimità di corsi d'acqua
  • a prestare attenzione a scoscendimenti e caduta alberi.   

Pericolo di colate di detriti

Da sabato a mezzanotte a lunedì mattina nel Ticino occidentale sono caduti fino a 250 litri di pioggia per metro quadrato e fino a 170 litri nel restante versante a sud delle Alpi, in Alta Engadina, nella regione del Sempione e in Alto Vallese. Nei Grigioni al di sopra di circa 1400 metri sono stati misurati localmente almeno 50 centimetri di neve fresca.

Il terreno è stato saturato dall'acqua delle forti piogge. La Confederazione mette quindi in guardia da frane improvvise e da cadute massi. "Bisogna attendersi un aumento dell'attività con gli intensi temporali".

In particolare sono allarmate le autorità vallesane. In 35 comuni la popolazione è chiamata a prestare particolare attenzione, ha riferito alla Keystone-ATS l'Ufficio federale della protezione della popolazione. Nelle prossime ore potrà rendersi necessario effettuare evacuazioni locali.

Condizioni stradali precarie

La tratta ferroviaria tra Tschamut-Selva e Andermatt rimarrà chiusa almeno sino al termine del servizio questa notte. Secondo la compagnia Matterhorn Gotthard Bahn (MGB) a causa delle intense nevicate non sono possibili trasporti sostitutivi.

In altre zone colpite da piogge persistenti, le strade sono chiuse a causa del pericolo di valanghe e di caduta massi. La sola polizia grigionese è dovuta intervenire nel weekend 36 volte per incidenti stradali.

L'inizio dell'inverno ha impegnato intensamente anche le squadre per lo sgombero della neve. Queste erano occupate anche a rimuovere i molti rami caduti sulle strade come anche gli alberi.

Le intense nevicate del fine settimana hanno portato anche alla chiusura - da oggi a mezzogiorno - dei quattro passi urani del San Gottardo, della Furka (UR/VS), del Klausen (UR/GL) e del Susten (UR/BE). Temporaneamente chiusi per motivi di sicurezza i passi grigionesi dell'Albula, Umbrail, dello Spluga, del Lucomagno e dell'Oberalp.

Nel 2017 la Furka e il Susten erano stati chiusi più o meno nello stesso periodo. Per il San Gottardo e il Klausen il provvedimento era stato preso otto giorni più tardi. Sono dieci anni che il passo del San Gottardo non è più stato chiuso al traffico alla fine di ottobre.