Rincaro (‘contenuto’) sulle tariffe Aim a Mendrisio. Mentre nel comprensorio di Chiasso si contraggono i prezzi. Il gas, invece, è più abbordabile
C‘è aria di quiete (o quasi) dopo la tempesta... delle tariffe energetiche nel Mendrisiotto. Le bollette per il 2025 a prima vista non peseranno - o almeno non troppo - sui bilanci familiari, come è accaduto nell'ultimo paio di anni. Il mercato sembra essersi assestato dopo i colpi subiti per gli accadimenti geopolitici. Sia chiaro, per gli utenti delle reti regionali - soprattutto per alcuni - non vi è ancora molto da cantar vittoria. Ma in tempi di spese in continua crescita - tra costi ai consumi e casse malati - ogni mancato rincaro o aumento contenuto rappresenta già una buona notizia. Come da prassi entro la fine di agosto i gestori locali, le Aim di Mendrisio, l'Age Sa di Chiasso e l'Ams di Stabio hanno pubblicato il nuovo tariffario. Il denominatore comune? I prezzi al ribasso del gas. E l'elettricità? Lì la ’politica‘ delle Aziende si differenzia.
E a proposito di watt, per l'anno prossimo i cittadini-consumatori allacciati alle Aim possono tirare un mezzo sospiro di sollievo. I costi per l'energia elettrica, infatti, lieviteranno, sì, ma di sicuro meno rispetto agli ultimi anni; ovvero quando la fattura si era rivelata decisamente salata, spiazzando utenti e politica. Per la clientela del Servizio universale gli aumenti medi globali, come fanno sapere le stesse Aim, varieranno dal 2 al 7 per cento, secondo le diverse categorie tariffali: una decisione già vistata dal Municipio. I costi, insomma, andranno su. Consola il fatto che un anno fa si parlava di una forchetta tra il 16,8 e il 18 per cento. A conti fatti un piccolo consumatore - quindi da meno di 50 MWh all’anno -, che abita in un appartamento standard, vedrà crescere la bolletta fra i 35 e i 50 franchi.
Tra voci che salgono e altre che scendono, a Mendrisio l'autorità comunale ha cercato un compromesso. In effetti, mentre "i costi generali registrati nelle tariffe di rete sono aumentati del 17.2 per cento – si informa in una nota delle Aziende industriali cittadine –, quelli per la parte di energia diminuiranno dello 0.44 per cento rispetto all'anno precedente". Il costo dell'energia passerà, infatti, dai 13 centesimi e 77 di quest'anno ai 13 centesimi e 71 del 2025.
«Gli aumenti non si fanno mai a cuor leggero – chiarisce Nora Jardini Croci Torti, a capo del dicastero Ambiente e servizi urbani – e ne abbiamo ben discusso. Da considerare ci sono gli investimenti per il rinnovo della rete, comunque ingenti, e la diminuzione dei consumi legata alla crescita del fotovoltaico, che ricade sul finanziamento dei costi di rete; e questo un po’ incide. Un tema che andrà affrontato a livello federale per trovare delle soluzioni. In ogni caso, abbiamo cercato di contenere il rincaro al minimo e trovato un equilibrio fra investimenti e sostenibilità per il futuro. D'altra parte, a volte si decide per un aumento perché necessario. In caso contrario andrebbe a discapito dell’investimento sulla rete ».
Ciò che conta, adesso, è che le stagioni shock (dal profilo dei prezzi) sembrano essere ormai alle spalle. «Certo non siamo tornati nei parametri precedenti quei giorni – richiama alla realtà il direttore delle Aim Gianpaolo Pontarolo –, ci vorrà ancora del tempo. Da parte nostra l'energia è scesa da quel profilo, ma ci metterà un po‘ ad arrivare a un livello più basso».
Di segno diverso le previsioni per il gas. «La tendenza qui è al ribasso. Siamo molto positivi anche per gli anni a venire: abbiamo già effettuato degli acquisti a un buon prezzo», conferma la capa dicastero. In effetti, come si rimarca sulla nota delle Aziende, dalla fine del 2023 i prezzi all'ingrosso sul mercato europeo hanno registrato una contrazione. In buona sostanza, i costi di approvvigionamento sono calati del 60 per cento circa. Anche se poi, si spiega, "il minor quantitativo di gas erogato negli ultimi anni, l’aumento degli oneri di trasporto e le maggiori tasse hanno comportato un aumento del prezzo al kWh relativo ai costi della rete, impedendo una pari riduzione dei prezzi del gas all’utente finale". Sta di fatto che l'andamento è più favorevole rispetto agli scossoni del passato recente: «Il gas è rientrato su livelli più che buoni», annota Pontarolo.
Dopo anni difficili, le Aim hanno dunque ritrovato un loro equilibrio? «La via ora è quella giusta. Siamo soddisfatti e stiamo lavorando per garantire l’approvvigionamento. I fattori in campo, del resto, sono tanti», conclude Nora Jardini Croci Torti. Il tema all'orizzonte, oggi, appare un altro. L'effetto virtuoso della diffusione del fotovoltaico e della riduzione dei consumi ha anche un rovescio della medaglia. «Nel 2023 nel nostro comprensorio sono stati installati 170 impianti fotovoltaici, che valgono oltre 7 megawatt di energia prodotta – ci fa presente Pontarolo –. Ebbene, questa situazione determina un minor consumo in rete in tendenza. E ciò influisce sulle tariffe. I costi, infatti, dovranno essere spalmati sugli utenti. In prospettiva, gli inquilini o comunque chi non può posare dei pannelli fotovoltaici subiranno il rincaro e saranno chiamati a pagare la rete per tutti. Il principio di solidarietà sta vacillando. E le autorità competenti ne sono consapevoli».
Se a Mendrisio l'energia rincara, nel comprensorio di Age Sa (Chiasso, Balerna, Morbio Inferiore e Vacallo), per contro, nel 2025 i prezzi saranno limati verso il basso, seppur di poco. E ciò in controtendenza con gli aumenti "sensibili" registrati nel 2024 (del 28 per cento in più rispetto al 2023 per le famiglie). «Le tariffe saranno leggermente più contenute – ci conferma il direttore di Age Sa Corrado Noseda –. La riduzione media complessiva ammonta a circa l'1.55 per cento e si è resa possibile malgrado il perdurare degli effetti delle tensioni geopolitiche sui mercati. La contingenza non ci ha permesso di fare di meglio, ma siamo soddisfatti».
Si situa nel mezzo, invece, l'Azienda comunale di Stabio. A prevalere è la stabilità, a fronte dei numeri del 2024, dopo l'aumento significativo che si era dovuto incassare tra il 2022 e il 2023. Tant‘è che, a differenza degli anni scorsi, il Comune non interverrà e non attingerà alle riserve per alleggerire le bollette degli utenti locali. Niente ’sconti', insomma, a fronte di un mercato che si è autoregolato.