Mendrisiotto

Il legislativo dei bambini non sarà nel programma scolastico

Il Consiglio comunale di Chiasso si è espresso a favore della proposta ma ha introdotto alcuni accorgimenti emersi durante la discussione

Adottato il principio
(archivio Ti-Press)
30 gennaio 2024
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Chiasso introdurrà il Consiglio comunale delle bambine e dei bambini. La mozione presentata a fine 2021 dall'ex consigliera comunale Arianna Cattaneo e da Amedeo Mapelli (Centro) è stata approvata lunedì 29 gennaio dal Consiglio comunale con 35 favorevoli, 1 contrario e 1 astenuto. Al termine della discussione il legislativo ha quindi seguito la linea della minoranza della Commissione della legislazione, introducendo però nel dispositivo di risoluzione che il Municipio avrà facoltà di applicare la mozione secondo le modalità emerse durante la discussione e, in particolare, che il progetto non deve essere integrato nei programmi scolastici. Una soluzione, proposta dal Centro, che ha trovato l'accordo anche di chi si è dimostrato scettico di fronte alla proposta iniziale. Intervenendo a nome della maggioranza della Commissione, Alessandra Medici Bianchi (Plr) ha infatti ribadito che «così come presentata la mozione va bocciata perché chiede un importante coinvolgimento da parte della scuola». Kavashar Ratnam (Us-I Verdi) ha ricordato il «preavviso favorevole del Municipio e l'obiettivo di educare e invogliare i bambini, indipendentemente dalla loro nazionalità, a essere protagonisti della comunità in cui vivono».

‘Alcuni correttivi sono doverosi’

Il mozionante Amedeo Mapelli ha invitato il legislativo a «votare favorevolmente il principio». Durante l'iter della mozione «abbiamo ascoltato e capito che taluni correttivi erano doverosi. Il progetto vero e proprio dovrà essere costruito ex novo coinvolgendo direttamente e attivamente il corpo insegnanti e la Direzione scolastica. Questo progetto lascia la completa autonomia didattica, fondamentale per ogni ordine di scuola. Un elemento che si è deciso di aggiungere in corso d'opera è il periodo di sperimentazione: non essendo l'insegnamento una scienza esatta, ci sembra corretto provare e se tra qualche anno ci si rende conto che purtroppo l'idea non attecchisce, allora sarà giusto cambiare rotta». Otto Stephani (Us-I Verdi) ha definito la proposta «aperta a più applicazioni. Anche una diversa impostazione organizzativa rispetto al modello di Mendrisio non è pregiudizio al pensiero di fondo». Per Claudio Schneeberger (Lega-Udc) «un esercizio democratico introdotto in questi ambiti sarà qualcosa di educativo a civica e partecipazione alla vita politica».

‘Mozione a favore dei nostri giovani’

Il capodicastero Educazione Davide Dosi ha evidenziato che il Municipio «ha voluto salvare il principio della mozione, che è a favore dei nostri giovani, convenendo che ci sono punti discutibili». L'esecutivo è comunque «altrettanto convinto che la creazione di un luogo in cui i bambini di quarta e quinta elementare e di prima media possano discutere dei problemi della politica del loro comune, sia un'idea da portare avanti».

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