Le entrate hanno continuato a verificarsi al confine sud: la maggior parte dei migranti è di nazionalità afghana
Nel mese di dicembre 2023 le cifre relative ai soggiorni irregolari (4'021) sono diminuite rispetto al mese precedente (5'014) e al dicembre 2022 (5'965). Le entrate irregolari hanno continuato a verificarsi principalmente al confine meridionale in Ticino, ma sono diminuite anche in questo caso rispetto a novembre (dicembre: 2’627; novembre: 3’520). La maggior parte dei migranti entrati in modo irregolare in Svizzera a dicembre è di nazionalità afghana.
Dalle cifre mensili rese pubbliche dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc) emerge che per quanto riguarda i casi di sospetta attività di passatori, i dati sono leggermente superiori (30) rispetto a quelli del mese precedente (24), ma inferiori a quelli dello stesso periodo dell'anno precedente (41). Per quanto concerne infine le consegne alle autorità estere (656), le cifre sono inferiori sia rispetto al mese precedente (837) sia al dicembre 2022 (860).
Per quanto riguarda i soggiorni irregolari, i dati relativi all’intero anno 2023 (50'185) sono leggermente inferiori rispetto a quelli del 2022 (52'077). In termini di provenienza, i migranti di nazionalità afghana sono stati i più rappresentati (16'174), seguiti da persone provenienti dal Marocco (5'976) e dalla Turchia (5'786).
Le cifre relative ai casi di sospetta attività di passatori sono state inferiori nel 2023 (388) rispetto al 2022 (476). Le consegne alle autorità estere da parte dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza (Udsc) dei confini sono state maggiori nel 2023 (7'614) rispetto all'anno precedente (6'259). In Svizzera, “l'analisi della situazione migratoria generale è principalmente di competenza della Segreteria di Stato della migrazione (Sem). L’Udsc intrattiene intensi scambi con le autorità partner svizzere ed estere nonché con la Sem, al fine di poter reagire tempestivamente ai cambiamenti della situazione”.