Mendrisiotto

Meno soggiorni irregolari ai confini, ma non rispetto al 2022

A fare la differenza c’è anche la frontiera a sud. In febbraio calano anche i passatori e le riammissioni all’estero

Dati in calo, ma non rispetto al 2022
(Ti-Press)
16 marzo 2023
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In un mese i soggiorni irregolari ai confini svizzeri si sono quasi dimezzati. La tendenza generale, insomma, appare in calo. Anche se i numeri rispetto al 2022 restano, comunque, alti. Le statistiche di febbraio tracciate dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc) restituiscono, infatti, 2’637 casi di entrate illegali (rispetto ai 1’928 dell’anno scorso) a fronte dei 4’604 di gennaio (2’240 nel 2022). E a fare la differenza, come sempre, sono gli attraversamenti alle frontiere meridionale e orientale. A sud si sono contati 1’108 soggiorni irregolari (a gennaio erano stati 2’176), mentre a est il mese scorso se ne sono registrati 826 (contro i 1’432 di gennaio). I migranti entrati illegalmente in Svizzera a febbraio, fa sapere l’Udsc, sono stati per lo più di nazionalità afghana e marocchina.

A risultare in diminuzione in questo inizio di 2023 sono pure le cifre relative al sospetto d’attività di passatore. Il mese scorso sono state intercettate 15 persone (nel febbraio 2022 erano state 27), il mese precedente invece 43 (a fronte delle 32 del gennaio 2022).

Nel settore delle consegne alle autorità estere, infine, l’’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini conferma che sono state registrate meno persone se paragonate al mese precedente, ma un numero significativamente maggiore rispetto al febbraio 2022. Nei primi due mesi dell’anno si parla in totale di 1’078 persone. Ovvero 628 a gennaio (erano 297 l’anno scorso) e 460 a febbraio (197 nel 2022).