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Panettone amaro a Cureglia, bocciato il Preventivo 2025

Il Consiglio comunale approva il rapporto di maggioranza della Commissione della gestione. Il documento finanziario dovrà essere ripresentato

Ne riparliamo a gennaio
(Ti-Press)
18 dicembre 2024
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A Cureglia non si è mai del tutto tranquilli, nemmeno sotto le feste natalizie. Per concludere l’anno col botto, durante l’ultima seduta annuale del Consiglio comunale (Cc) tenutasi ieri sera, è stato bocciato infatti il Preventivo 2025. Ciò vuol dire che le finanze comunali rimarranno sostanzialmente congelate fino a quando una nuova versione del bilancio verrà approvata, nei primi mesi dell’anno. La bocciatura è arrivata dopo che sono stati presentati due rapporti da parte della Commissione della gestione: uno di minoranza – di matrice Plr, firmato da Lia Cereghetti, Davide Fagetti e Tania Marioni –, che sostanzialmente valutava sufficiente il lavoro fatto dal Municipio per il contenimento della spesa, e che quindi approvava il preventivo presentato; e uno di maggioranza – firmato da Franco Ghezzi, Diego Sassi, Christophe Audergon e Marco Vetter, dell’alleanza Centro-Udc-Lega-Indipendenti –, che chiedeva di bocciarlo.

All’origine dello scontento degli oppositori c’è il contenimento della spesa, e un Municipio che non avrebbe lavorato a sufficienza per risparmiare, unitamente alla proposta di aumentare il moltiplicatore d’imposta di dieci punti, portandolo al 75%. «L'approvazione del preventivo è obbligatoria e sono pochissimi i Comuni che lo bocciano – ci dice Davide Fagetti –. L’anno scorso, per quanto a me noto, non ci sono state bocciature dei preventivi e quest’anno, sempre per quanto mi è noto, siamo il primo Comune. Il preventivo non si boccia perché la spesa è un po’ troppo alta, anche perché il preventivo non è la sede adeguata per rivedere completamente la spesa, men che meno se il Municipio ha già fatto tutto il possibile».

«Secondo la Legge organica comunale – spiega Lia Cereghetti, presidente del Cc –, se il preventivo viene bocciato vi è un’immobilità a livello di investimenti. E c’è un po’ paura per le opere di manutenzione, dato che potranno essere affrontate solamente le spese urgenti e i contratti a termine non potranno essere rinnovati. Anche per questo la minoranza della Gestione ha deciso di dare fiducia al Municipio, proprio per collaborare e contribuire a un dialogo costruttivo, ritenuto che andare contro si rivelerebbe un esercizio un po’ inutile».

‘Se si aumenta il moltiplicatore non si lavora sui risparmi’

Un’azione eccessiva dunque? «Sicuramente eccessivo è portare un moltiplicatore al 75% senza neanche avere un adeguamento dei costi – afferma Diego Sassi –. Noi abbiamo detto chiaramente al Municipio: ‘O fate i calcoli come si deve e poi portate alla Gestione i risultati ottenuti, altrimenti la situazione è inaccettabile’. Sappiamo che se si dà la possibilità al Municipio di alzare al 75% moltiplicatore, il lavoro che dovrebbero fare per risparmiare non verrebbe eseguito. Così facendo invece (bocciando il preventivo, ndr) abbiamo la certezza che i risparmi verranno sicuramente fatti, in quanto obbligati a dover riportare un nuovo messaggio in breve tempo con i risparmi che noi auspichiamo, ossia circa 330mila franchi con un moltiplicatore al 70%, rispetto ai 120mila preventivati».

Fagetti sembra però essere di tutt’altro avviso. «La bocciatura del preventivo non era funzionale a risparmiare e non lo sarà – spiega –. Ci vorrà del tempo per rivedere la spesa e aumentare i ricavi, e il documento che tornerà sui nostri banchi il prossimo mese sarà fondamentalmente lo stesso». C’è dunque il rischio di una seconda bocciatura? «Per coerenza dovrebbero farlo, ma vediamo se avranno il coraggio di votare contro una seconda volta. Per me è una misura assolutamente irragionevole. È una sfiducia al Municipio, dove peraltro i contrari hanno la maggioranza, così come ce l’hanno in Cc. Hanno dunque i numeri per far passare le proposte che desiderano, quindi questa bocciatura è una scelta assurda anche dal punto di vista politico».

«Sicuramente i tempi sono stretti – sostiene Sassi – ma d’altronde non è colpa nostra. Avevamo fatto già pressione un mesetto fa dicendo che il preventivo così com’era fatto a noi non piaceva. Sospetto che pensassero di avere la maggioranza e portare avanti questo sistema del terrore nei confronti dei consiglieri comunali. Un sistema per il quale se non si approva il preventivo succede il finimondo, noi sappiamo benissimo che il finimondo non succede. L’unica cosa che dovranno fare è chinarsi sulla problematica e affrontarla in modo più serio di quello che hanno fatto fino adesso».