Stefano Tonini (Lega-Udc) è subentrato in Municipio da due mesi. Alle Comunali di aprile si ricandiderà: l’obiettivo, non scontato, è confermare il seggio
È l’ultimo acquisto del Municipio di Chiasso. Dopo essere subentrato a Roberta Pantani, Stefano Tonini (Lega-Udc) sa di avere il non facile compito di mantenere il seggio in Municipio. «È quello che ho sempre voluto fare e per questo mi ricandido – spiega Tonini –. Chiasso è la città dove sono cresciuto e ho frequentato le scuole. Ce l’ho nel cuore e voglio contribuire in maniera attiva a ripristinare il suo benessere: sto mettendo in campo tutto l’impegno possibile per cercare, nel mio piccolo, di ricostruire la grandezza di quella che per me è la città più bella del mondo». Numeri degli ultimi appuntamenti elettorali alla mano, l’esercizio non si preannuncia facile. «Roberta Pantani ha lavorato tanti anni in Municipio ed è una persona molto preparata. Io sono giovane e questa è la mia prima esperienza come municipale. Anche il gruppo in Consiglio comunale è quasi completamente cambiato. Quello che sto cercando di fare è creare collegialità, amicizia e unione nel gruppo per cercare di portare avanti i temi che ci stanno a cuore per il bene della collettività. Lavoreremo per cercare di mantenere il seggio che, ricordo, non è mio o nostro, ma dei cittadini che ad aprile decideranno se ce lo meritiamo o meno». Come noto, la Lega si presenterà insieme all'Udc. «Abbiamo siglato con una firma un accordo per portare avanti quelli che sono i temi che entrambi abbiamo a cuore – conferma il municipale di Chiasso –. Nei rappresentanti di Lega e Udc vedo tanta voglia di lavorare per Chiasso con progetti concreti e vicini alle esigenze delle cittadine e dei cittadini, che nascono dall’affetto profondo che entrambi gli schieramenti nutrono nei confronti della nostra città». Liste e programma sono in via di definizione. «I temi sono sicuramente tanti, ma porremo particolare attenzione alla sicurezza, allo sviluppo e al miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini».
Quale bilancio stilare dopo i primi due mesi in Municipio? «È un’esperienza che mi sta dando tanto – continua Tonini –. Vedo la differenza tra il ruolo del consigliere comunale e quello molto più istituzionale, concreto e collegiale del municipale. Un ruolo che dà e insegna tanto perché permette di lavorare a stretto contatto con i funzionari e mostra le cose da un’altra prospettiva». Le prime risposte concrete sono arrivate con il buono di 50 franchi per le persone beneficiarie di prestazioni complementari e con l’apertura di un punto posta in via Soldini, «dando voce a una richiesta concreta della commissione di quartiere». A Stefano Tonini è stato affidato il Dicastero socialità. «Un dicastero molto importante, soprattutto nel contesto di Chiasso. Ho trovato persone valide, che ringrazio per l’apertura e la disponibilità con cui mi hanno accolto, mettendosi al servizio anche 24 ore su 24 di una parte di collettività con fragilità». A Tonini non dispiacerebbe quindi continuare a occuparsi del dicastero anche nella prossima legislatura. «Il lavoro mi sta appassionando – ammette –. I miei trascorsi privati e familiari mi hanno sempre portato ad avere uno spirito sociale. Negli ultimi anni Roberta Pantani ha lavorato molto per la popolazione e voglio continuare a fare lo stesso oltre gli steccati politici». All’orizzonte si annuncia una prima sfida: la ricerca del successore di Fabio Maestrini alla testa degli Istituti sociali. «Perdiamo un professionista che per 18 anni ha gestito con successo le nostre strutture, ma il servizio alle cure e ai residenti nelle case anziani resta ovviamente garantito. Toccherà ora al Municipio chinarsi sul tema e valutare i passi da intraprendere».
Tra i temi puntuali all’ordine del giorno c’è sicuramente quello della migrazione. «Oggi è un problema molto importante per Chiasso che, essendo una città di confine, da sempre vive questa problematica». Nella situazione attuale «è importante che a livello di Confederazione si vadano a velocizzare le pratiche per l’ammissione o meno delle persone che entrano in Svizzera con lo status di richiedenti l’asilo, in modo da definire in breve tempo il loro diritto o meno a rimanere all’interno della Confederazione». Altro tema che ha visto spesso la Lega astenersi, è quello delle finanze comunali. «Non ho partecipato ai lavori per i preventivi 2024 – sottolinea Tonini –. Ho però da subito lavorato per comprendere la salute finanziaria del dicastero, confrontandomi con i funzionari al fine di mantenere un’alta qualità dei servizi erogati, ottimizzando i costi». Il gruppo Lega-Udc, aggiunge, «in passato si è astenuto dall’esprimersi in merito ai preventivi, sperando in un Municipio più concreto e lungimirante riguardo alle spese». Altra critica frequente è che negli ultimi anni gli investimenti a Chiasso sono limitati. «Nel mio intervento sulla riqualifica del comparto casa anziani ho detto che in 12 anni questo è il primo vero grande progetto. Un investimento da 37 milioni che mi fa ben sperare, ma che da solo non risolverà la situazione: Chiasso è una città con un potenziale enorme, ma non ha una visione».
L’aggregazione nel Basso Mendrisiotto è un tema che ha sempre messo d’accordo il Municipio di Chiasso. Come la vede Stefano Tonini? «In qualità di granconsigliere, ho la fortuna di avere una visione generale della situazione. Misurandomi con sindaci e municipali di altri Comuni, ho capito quanto la dimensione di un Comune possa essere correlata anche alla forza che può esprimere all’interno del sistema cantonale. Avere la possibilità di portare all’attenzione delle istituzioni la voce unica di circa 20mila persone, che esprime necessità a volte estranee ad altri Comuni del nostro cantone, è un’opportunità da non sottovalutare. Sono favorevole alla creazione di un unico Comune del Basso Mendrisiotto: per noi che viviamo all’interno di questi comuni è più una questione formale, in quanto molto spesso gli abitanti dei comuni limitrofi si rifanno proprio a Chiasso per l’utilizzo di infrastrutture e servizi per la comunità. Se ancora non siamo ufficialmente un unico Comune del Basso Mendrisiotto è perché c’è questa malattia delle cadreghe che porta a mettere il cittadino in seconda posizione». In merito alla visione cantonale di un Mendrisiotto Comune unico, Tonini ritiene che «è impensabile andare ad aggregare tutto il Mendrisiotto. Credo che lo step Basso Mendrisiotto sia quello migliore».
Guardiamo al futuro, come vede Chiasso? «Anche grazie al mio dicastero, ho la fortuna di sentire tanti racconti sulla Chiasso dei tempi d’oro. Sono perfettamente consapevole che i tempi siano cambiati, ma sono sicuro che con l’impegno del Municipio potremo ricostruire un tessuto sociale forte, basato sul concetto di comunità virtuosa. Una Chiasso di prossimità da vivere, in grado di offrire servizi e intrattenimento a tutte le fasce di popolazione; non solo una città da attraversare per arrivare al confine, ma un luogo dove fermarsi per scoprire un angolo unico del nostro bellissimo cantone».