Mendrisiotto

Stabio mette ordine alle sue zone per scopi pubblici

All'esame del Consiglio comunale la variante di Piano regolatore che interessa 26 aree del Comune

Esaminato anche il comparto della casa comunale
(archivio Ti-Press)
17 ottobre 2023
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Mantenere e potenziare le infrastrutture esistenti e previste in modo coerente alla crescita della popolazione e alla dinamica di sviluppo del Comune, andando a costituire un tassello della visione strategica promossa dal Masterplan. È questo l’obiettivo della variante di Piano regolatore (Pr) relativa alla regolamentazione delle zone per scopi pubblici sulla quale il Consiglio comunale di Stabio si esprimerà entro la fine dell’anno. Una variante, come si legge nel messaggio, che “risponde a un obbligo di legge” e che interessa 26 zone (di cui 7 vincolate a favore di altri enti o privati) del Comune. In sostanza, il Municipio ha confermato tutti i sedimi, con l’intenzione di portare avanti e mantenere, specificandoli meglio, i progetti già previsti con il vecchio Pr. In merito all’articolo 43 delle Napr, le Norme di attuazione del Piano regolatore, il Consiglio di Stato ha stabilito la necessità di promuovere una variante con procedura ordinaria “per definire in dettaglio i parametri e le destinazioni di tutte le zone Ap-Ep delimitate dal Pr”. A questo si aggiunge il Regolamento della legge sullo sviluppo territoriale che stabilisce l’obbligo di “precisare la destinazione e lo scopo, nonché i parametri edificatori (in particolare altezze, distanze, indici di occupazione, sfruttamento o edificabilità) e il grado di sensibilità al rumore di ogni zona”. Oltre alla riformulazione del citato articolo delle Napr, la variante “di principio non comporta modifiche ai piani”. Le uniche “sono quelle relative all’introduzione della nuova zona Centro educativo e centro diurno e alla riduzione della zona Casa anziani”. Cambiamenti che porteranno la superficie edificabile netta della zona per scopi pubblici a 22,01 ettari (rispetto agli attuali 21,99) e farà diminuire quella della zona nucleo dagli attuali 13,42 a 13,35 ettari.

‘Maggiore qualità della vita’

Il Municipio di Stabio spiega che “l'adeguata regolamentazione delle zone per scopi pubblici consente uno sviluppo armonioso del territorio e una maggiore qualità di vita della popolazione”. Questo va “a vantaggio di un equilibrio complessivo della scala più ampia, dal momento che Stabio sarà in grado di soddisfare le esigenze di spazi pubblici per i propri abitanti, senza la necessità di ‘pesare’ su quelli di altri Comuni”. Nel caso del nuovo centro sportivo “l'infrastruttura avrà anzi verosimilmente una valenza di scala sovracomunale”. Oggi a Stabio “le zone edificabili sono completamente urbanizzate”. Mentre le zone per scopi pubblici “sono già attuate a eccezione di alcuni terreni delle zone scuole elementari, nuovo centro sportivo, area di svago via Cava (ev. Centro giovani) e area di svago via Arca”.

Come si è proceduto

Per arrivare alla definizione dei parametri edificatori sono stati seguiti vari passi. Inizialmente, spiega sempre l'esecutivo, c'è stato un sopralluogo “per verificare la situazione e le dimensioni attuali degli stabili e l'insediamento urbanistico”. Sono poi seguite valutazioni delle esigenze attuali e prevedibili in termine di funzioni e spazi; la richiesta agli altri enti-gestori di infrastrutture di interesse pubblico di eventuali esigenze per i prossimi 15 anni; l'analisi dei parametri delle altre zone di Pr nelle vicinanze delle singole zone per scopi pubblici e la definizione delle destinazioni d'uso, dei parametri edificatori, del grado di sensibilità al rumore e di eventuali altre norme.

L'esempio della casa comunale

Per capire il lavoro svolto, prendiamo l'esempio della casa comunale. Una zona, si legge nella scheda dedicata all'edificio, che confina sui due lati con la strada e su un lato con la casa anziani (altra infrastruttura di interesse pubblico). Per il quarto lato, quello a sud, l'attuale Pr stabilisce che si deve mantenere un'ampia fascia di rispetto dal nucleo: “Questo fa sì che la parte del fondo realmente edificabile si riduca a poco più della superficie già oggi occupata dall'edificio esistente”. Attualmente “gli uffici sono pieni e l'amministrazione ha la concreta necessità di nuovi uffici e di uno spazio di archivio, al limite delle sua capacità”. Rispetto agli spazi attuali “vi sarà la necessità di collocare almeno un archivio e, in funzione del progressivo aumento della popolazione, nuovi uffici (per circa 10-15 persone) per potenziare i servizi. Quindi serve una riserva in caso di altre nuove funzioni professionali”. È quindi stato stimato il fabbisogno previsto di spazi per il futuro ampliamento. “La destinazione della zona in esame risulta indispensabile, così come il margine di ampliamento ammesso – spiega il Municipio commentando la ponderazione degli interessi –. È stata dimostrata la necessità di nuovi spazi, che già oggi i servizi comunali rilevano nell'attività quotidiana. Pertanto i parametri edificatori qui adottati risultano di interesse pubblico e rispondono a un bisogno importante, al servizio della popolazione”.

La variante e la scheda R6

Anche il Municipio di Stabio ha effettuato – “si è in attesa di una presa di posizione da parte del Cantone” – la verifica del dimensionamento delle zone edificabili e della contenibilità di Pr, da eseguire in conformità con i disposti della scheda R6 del Piano direttore. La variante in esame, sottolinea ancora l'esecutivo nel messaggio, “non prevede sostanziali modifiche alle destinazioni di zona e dunque neanche alla contenibilità del Pr”. La citata leggera diminuzione legata alla casa anziani “non modifica le riserve di questa zona”, mentre la nuova zona centro educativo e centro diurno “è già esistente e non è quindi da considerare come riserva di unità insediative”.