Critiche ai cervelat. L'esecutivo: ‘C'erano anche quelli vegani’

Una scelta, per alcuni ecologisti, “provocatoriamente insostenibile da parte di un ente pubblico”. La consigliera comunale di Mendrisio Claudia Crivelli Barella aveva criticato la decisione della Città di proporre dei cervelat in occasione dei picnic organizzati per la popolazione, a Genestrerio a maggio e in Villa Argentina a giugno. Questo inviando un'interrogazione in cui viene ricordato che, per quanto l'idea di riunire la popolazione sia positiva, “l'impatto della carne sull'ambiente è comunque innegabile”.

All'esecutivo era stato chiesto se non ritenesse di “dover porre l'attenzione della popolazione sull'impatto ecologico del consumo di carne e pensare di proporre delle offerte alternative, come verdure grigliate e simili”. Al riguardo il Municipio risponde di aver distribuito gratuitamente sia cervelat di carne, sia vegani. I partecipanti potevano scegliere dunque “in base ai loro gusti e convinzioni”.

I picnic rientrano nei momenti aggregativi, previsti durante tutto il corso dell'anno, volti a festeggiare i dieci anni di aggregazione. Questo “con l'intento di creare occasioni di incontro e di scambio e di portare l'attenzione sulla Città unificata, sui progetti realizzati e anche sulle visioni immaginate per il futuro”, ricorda l'esecutivo. “Il Municipio, in collaborazione con le associazioni locali, ha optato per un pranzo in piena libertà, mettendo a disposizione griglie e animazioni per bambini e adulti”. Nei casi specifici di Genestrerio e Mendrisio, le persone potevano portare il loro pranzo al sacco e la Città si era occupata di fornire in più, oltre ai cervelat, anche pane, gazzosa, caffè e marshmallow.

Ma perché proprio il cervelat? Il Municipio indica che è stato scelto in quanto prodotto svizzero per eccellenza, che fa parte della tradizione culinaria di tutto il Paese.