La Città chiude il 2022 con un avanzo di 863mila franchi, ma conferma la linea del rigore. ‘Siamo felici, ma non è il momento di festeggiare’
A Mendrisio non accadeva più dal 2017. Erano ormai sei anni e altrettanti bilanci Consuntivi che la Città non registrava dei conti in nero dopo annate da cifre rosse. Con il 2022 è stata, invece, la volta buona: il Comune è riuscito, infatti, a chiudere con un avanzo di 863mila franchi, davanti a sé una prospettiva finanziaria che restituiva un deficit di oltre 2,2 milioni. Il risultato, del resto, è stata una sorpresa anche per il Municipio, come ha ammesso lo stesso sindaco Samuele Cavadini.
Cosa ha ribaltato le previsioni? All'origine, come hanno spiegato oggi Cavadini e il capodicastero Finanze Daniele Caverzasio svelando le cifre, ci sono essenzialmente due ragioni. Ovvero le minori uscite ed entrate impreviste frutto delle verifiche fiscali, soprattutto degli ultimi due mesi dell'anno. In buona sostanza le sopravvenienze sono raddoppiate, sfiorando i 4 milioni, le imposte alla fonte sono lievitate di altri 3 milioni (toccando quasi quota 11 milioni); e tutto ciò a vantaggio del gettito comunale (calcolato ancora con un moltiplicatore al 75 per cento), di oltre 40 milioni tra persone fisiche (32,2) e persone giuridiche (8,6). La Città ha incassato di più anche dal casino Admiral: 750mila franchi anziché il mezzo milione preventivato. Tutte note positive, ma in gran parte, si è tenuto a ribadire, non si tratta di voci strutturali ai fini della stabilità finanziaria di Mendrisio.
Contabilità alla mano, la Città si sente rincuorata. Tirate le somme, annota il sindaco, «siamo felici del risultato, ma non è ancora il momento di stappare le bottiglie di champagne», ha aggiunto subito dopo. Anche perché, richiama Cavadini, i segnali positivi, seppur sonanti, compensano, di fatto, le minus valenze che nel passato recente hanno intaccato il capitale proprio, che rifiata un po‘ tornando a superare i 33 milioni di franchi.
L'aria che tira, insomma, non fa stare del tutto tranquilli. I motivi di preoccupazione (come le voci non governabili e un indebitamento che resta elevato) resistono e le incertezze non mancano, mentre le sfide che attendono pure Mendrisio (che non intende rinunciare agli investimenti necessari ad assicurare qualità di vita e attrattività) sono importanti. La conclusione è, quindi, presto detta: «Gli obiettivi di politica finanziaria – ha chiarito Cavadini – non cambiano. Non finché la situazione non sarà più chiara». Il che, tradotto, significa che il Municipio si riconferma nella scelta di aver proposto (e ottenuto dalla maggioranza del Consiglio comunale) l'aumento di due punti di moltiplicatore (oggi al 77 per centro). Del resto, come ha ricordato Caverzasio, aver alzato di un po’ l’asticella oggi «permette di guardare con una certa serenità ai prossimi anni». Il messaggio alla parte dell'aula consiliare contraria al ritocco verso l'alto è chiaro.
Mendrisio, quindi, va avanti, ma un passo alla volta e con prudenza.